Ivan
2005-01-26 22:05:46 UTC
Ciao,
sul sito di Reginella ho trovato una pagina molto interessante
(http://www.reginella.net/reginella/discussioni/_sapevateche.htm):
le discussioni in ML - Lo sapevate che...?
In questa sezione abbiamo raccolto alcune nostre "scoperte" sui testi delle
canzoni di Claudio Baglioni.
In questa pagina vengono raccolte alcune "curiosità" che riguardano la
musica di Claudio, che a volte ci riportano a particolari di storia,
letteratura, filosofia etc.
Buona lettura!
La vita è adesso
Doveva intitolarsi "Un bar sulla città" e questo bar è a Roma a
Montemario. Si tratta del Bar Zodiaco di cui Claudio parla in un articolo
apparso su "Specchio". E' il bar dove è stata svolta l'intervista, e Claudio
confessa al giornalista di avervi scritto tutta "La vita è adesso".
(Stefano)
Dagli il via
Chi respira correndo nella parte iniziale di "Dagli il via" è niente meno
del "generale"... Walter Savelli!
Nella versione spagnola non c`è nessun brigante bianco, ma ci sono "due
spade nella notte rossa".
(Charo)
Questo piccolo grande amore
E' stata scritta e cantata anche in francese (mai pubblicata). (Caterina)
E' stata scritta e cantata anche in inglese (mai pubblicata), in spagnolo
(due versioni) e in portoghese. (Manlio)
Claudio "anglofono"
In maniera assolutamente inedita (quindi non supportata da uscite
discografiche) sono circolate per anni versioni di brani intonate in "finto
inglese" vale a dire con parole anglofone alcune reali alcune no solo con lo
scopo di un provino (commissionati dalla casa discografica RCA). Una sola
canzone è stata rappresentata completamente in questa lingua e cioè la nota
QPGA. (Raffaele)
Daniele Silvestri
In una bella canzone di Daniele Silvestri, "Il flamenco della doccia",
viene nominato Baglioni nel ritornello che fa così:
"Il mare, la luna
la brezza che porta la bruma
il fuoco, Baglioni
mi sembra funzioni ben poco con te"
(Paolo Scaffardi)
Dal vivo, Daniele Silvestri si è "permesso" di sostituire alla parola
"Baglioni" le parole "il vecchio", con conseguente collasso (per le risate)
della platea! (Francesco)
Vivi
Ainu Akha, Lacandon Tasaday, Nambikwara, Gond Maori Masai, Kuna Hopi,
Yaonomani Semang, Onge Kogi, Waorani Penan, Caingua Veddas, Sammi Caraia,
Inuit Abbos, Tuareg Jurana...
L'ultima strofa di Vivi ricorda una serie di popoli in via d'estinzione.
(Paolo B.)
Naso di falco
A Timisoara iniziò nel dicembre '90 la rivoluzione romena contro la
dittatura di Ceausescu con una protesta di massa che provocò la reazione
dell'esercito che sparò sui dimostranti. Ci furono parecchi morti, quanti
esattamente non si è mai saputo. Infatti alcuni giornalisti presenti ai
fatti riportarono la notizia in termini meno gravi di quanto poi fu
comunicato in via ufficiale dai capi della rivoluzione. Qualcuno avanzò
anche l'ipotesi che fu quasi un pretesto cercato dai rivoluzionari per poter
attaccare i capi del regime e rovesciare il governo. Certo è che alla fine
parecchie persone morirono, in nome di una libertà e di una speranza di vita
migliore che anni dopo è ancora lontana anni luce dal concretizzarsi (basta
pensare alla tragedia dei bambini soli che vivono nelle fogne di Bucarest o
si prostituiscono alla stazione).
All'epoca di Oltre ancora non sia sapeva molto di questa rivoluzione, e ci
si chiede come fa appunto il protagonista in "Naso di Falco", perchè
l'esercito romeno avesse sparato su quella che sembrava a tutti una folla
inerme, e quindi il perchè di tanta violenza cieca per difendere un sistema
economico che aveva già ampiamente dimostrato il suo fallimento. (Stefano)
L'Heysel è lo stadio di Bruxelles dove il 29 maggio 1985 si disputò la
finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool finita 1-0 per la Juventus
su calcio di rigore (inesistente) di Platini. La tragedia non fu però legata
alla partita ma alla follia degli hooligans inglesi che provocarono 35
morti, quasi tutti italiani. In particolare le persone furono esattamente
"schiacciate" le une contro le altre, da cui la frase "chi ha schiacciato i
cuori dell'Heysel". (Lino)
Medellin si riferisce al narcotraffico colombiano. (Lino)
Verso la fine del 1989 iniziarono le prenotazioni di "Un mondo più uomo
sotto un cielo mago". Nonostante le canzoni fossero praticamente pronte,
(all'epoca il "Massacro di Timisoara" ancora non aveva avuto luogo) Claudio
bloccò tutto perché alcune cose dell'album non lo convincevano. Il disco
uscì poi un anno dopo, il 17 novembre del 1990 con il titolo di "Oltre"
mentre il titolo dell'anno prima, leggermente modificato, diventò il
sottotitolo.
Durante il tour "Acustico - Sogno di una Notte di Note", dieci anni dopo
l'uscita di Oltre, la frase "chi ha negato già Timisoara" diventa "chi ha
negato già l'Italicus". E' probabile quindi che in data novembre 1989 il
verso in questione era "Chi ha negato già l'Italicus" e che solo sulla
spinta emotiva di quanto di lì a poco avvene in Romania Claudio modificò il
verso. Ora resta da capire perché dopo quasi dieci anni l'Italicus ha
ripreso il suo posto nel testo di questa canzone. (Manlio)
L'attentato al treno Italicus avvenne la notte del 4 agosto 1974 quando
una bomba esplose nella vettura numero 5 del convoglio Roma-Brennero.
L'esplosione provocò 12 morti e circa 50 feriti. (Koiné)
Dov'è dov'è
Le voci sono dei genitori e dei vicini di casa a via Suvereto... Ossia
Silvia e Riccardo Baglioni, Mario Pescetelli e Teresita Lastoria. (Caterina)
Io lui e la cana femmina
Durante il Raduno Clab 2000 Claudio ha dedicato questa canzone a MINNY e
MATHIAS, i due pastori tedeschi che aveva all'epoca di "Oltre" ed a cui la
canzone stessa si riferisce. Probabilmente gli stessi due cani fotografati
sulla copertina di "E tu come stai". (Moby)
Guscio di Oltre
Il quadrato magico riportato di seguito compare nel guscio di Oltre.
16 3 2 13
5 10 11 8
9 6 7 12
4 15 14 1
Sono i numeri dall'uno al sedici posti in modo tale che la somma delle
righe, delle colonne e delle due diagonali sia sempre uguale ad uno stesso
numero, il 34. (Manlio)
Viaggiatore sulla coda del Tempo
Pagina 9 del libretto.
Nella foto in cui Claudio è riflesso allo specchio manca il suo braccio
sinistro. Si vede la mano destra, chiusa... ma le dita sono quella della
mano sinistra. (Caterina)
Pagina 14 del libretto.
L'oggetto fotografato in questa pagina altro non è che un fischietto che
viene utilizzato sulle navi. (Scivas)
In alcune pagine del libretto è riportato il simbolo dell' "Orologio del
Tempo". I tasti all'interno del cerchio corrispondono alle note di un'ottava
di un pianoforte. A detta dello stesso Claudio, questo simbolo rappresenta
un nuovo modo di misurare il tempo, non più attraverso l'unità di misura
convenzionale ma attraverso la musica.
Ideogrammi
L'ideogramma apparso sul telo durante i concerti di Roma del Tour Blu non
era più "Maestro di Vita" (come nei precedenti concerti) ma era il nome di
un popolo cinese scomparso da tempo... (Annamaria)
Acustico - Sogno di una Notte di Note
Nel cd tratto dall'omonimo tour, nella traccia audio in cui Claudio
ringrazia i musicisti che lo hanno accompagnato durante tutta l'estate,
scompare misteriosamente Danilo Rea ...
Io sono qui
Durante alcune tappe del tour "Acustico - Sogno di una Notte di Note", la
frase "...io sempre lo stesso più grigio ma non domo" viene sostituita da
"...io sempre lo stesso più bianco ma non domo". (Scully)
Nel concerto tenuto in Piazza Duomo a Milano il 31 Dicembre 2000, la stessa
frase è diventata "...a riscoprirmi uomo, io sempre lo stesso e canto in
Piazza Duomo". (Scully)
La Piana dei Cavalli Bradi
La "piana dei cavalli bradi" esiste davvero. Si trova in Umbria, nel parco
di Castelluccio di Norcia. Proprio nel bel mezzo della "piana" è stato
girato il video di "Io sono qui" ed alcune scene del film "Fratello sole e
sorella luna".
Noi No
Sempre in tema di Capodanno, nel concerto tenuto in Piazza San Pietro il
31 Dicembre 1999, la frase "...e non vogliamo andare in Paradiso se lì non
si vede il mare..." è diventata "... e noi vogliamo andare in Paradiso se lì
si vede il mare
sul sito di Reginella ho trovato una pagina molto interessante
(http://www.reginella.net/reginella/discussioni/_sapevateche.htm):
le discussioni in ML - Lo sapevate che...?
In questa sezione abbiamo raccolto alcune nostre "scoperte" sui testi delle
canzoni di Claudio Baglioni.
In questa pagina vengono raccolte alcune "curiosità" che riguardano la
musica di Claudio, che a volte ci riportano a particolari di storia,
letteratura, filosofia etc.
Buona lettura!
La vita è adesso
Doveva intitolarsi "Un bar sulla città" e questo bar è a Roma a
Montemario. Si tratta del Bar Zodiaco di cui Claudio parla in un articolo
apparso su "Specchio". E' il bar dove è stata svolta l'intervista, e Claudio
confessa al giornalista di avervi scritto tutta "La vita è adesso".
(Stefano)
Dagli il via
Chi respira correndo nella parte iniziale di "Dagli il via" è niente meno
del "generale"... Walter Savelli!
Nella versione spagnola non c`è nessun brigante bianco, ma ci sono "due
spade nella notte rossa".
(Charo)
Questo piccolo grande amore
E' stata scritta e cantata anche in francese (mai pubblicata). (Caterina)
E' stata scritta e cantata anche in inglese (mai pubblicata), in spagnolo
(due versioni) e in portoghese. (Manlio)
Claudio "anglofono"
In maniera assolutamente inedita (quindi non supportata da uscite
discografiche) sono circolate per anni versioni di brani intonate in "finto
inglese" vale a dire con parole anglofone alcune reali alcune no solo con lo
scopo di un provino (commissionati dalla casa discografica RCA). Una sola
canzone è stata rappresentata completamente in questa lingua e cioè la nota
QPGA. (Raffaele)
Daniele Silvestri
In una bella canzone di Daniele Silvestri, "Il flamenco della doccia",
viene nominato Baglioni nel ritornello che fa così:
"Il mare, la luna
la brezza che porta la bruma
il fuoco, Baglioni
mi sembra funzioni ben poco con te"
(Paolo Scaffardi)
Dal vivo, Daniele Silvestri si è "permesso" di sostituire alla parola
"Baglioni" le parole "il vecchio", con conseguente collasso (per le risate)
della platea! (Francesco)
Vivi
Ainu Akha, Lacandon Tasaday, Nambikwara, Gond Maori Masai, Kuna Hopi,
Yaonomani Semang, Onge Kogi, Waorani Penan, Caingua Veddas, Sammi Caraia,
Inuit Abbos, Tuareg Jurana...
L'ultima strofa di Vivi ricorda una serie di popoli in via d'estinzione.
(Paolo B.)
Naso di falco
A Timisoara iniziò nel dicembre '90 la rivoluzione romena contro la
dittatura di Ceausescu con una protesta di massa che provocò la reazione
dell'esercito che sparò sui dimostranti. Ci furono parecchi morti, quanti
esattamente non si è mai saputo. Infatti alcuni giornalisti presenti ai
fatti riportarono la notizia in termini meno gravi di quanto poi fu
comunicato in via ufficiale dai capi della rivoluzione. Qualcuno avanzò
anche l'ipotesi che fu quasi un pretesto cercato dai rivoluzionari per poter
attaccare i capi del regime e rovesciare il governo. Certo è che alla fine
parecchie persone morirono, in nome di una libertà e di una speranza di vita
migliore che anni dopo è ancora lontana anni luce dal concretizzarsi (basta
pensare alla tragedia dei bambini soli che vivono nelle fogne di Bucarest o
si prostituiscono alla stazione).
All'epoca di Oltre ancora non sia sapeva molto di questa rivoluzione, e ci
si chiede come fa appunto il protagonista in "Naso di Falco", perchè
l'esercito romeno avesse sparato su quella che sembrava a tutti una folla
inerme, e quindi il perchè di tanta violenza cieca per difendere un sistema
economico che aveva già ampiamente dimostrato il suo fallimento. (Stefano)
L'Heysel è lo stadio di Bruxelles dove il 29 maggio 1985 si disputò la
finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool finita 1-0 per la Juventus
su calcio di rigore (inesistente) di Platini. La tragedia non fu però legata
alla partita ma alla follia degli hooligans inglesi che provocarono 35
morti, quasi tutti italiani. In particolare le persone furono esattamente
"schiacciate" le une contro le altre, da cui la frase "chi ha schiacciato i
cuori dell'Heysel". (Lino)
Medellin si riferisce al narcotraffico colombiano. (Lino)
Verso la fine del 1989 iniziarono le prenotazioni di "Un mondo più uomo
sotto un cielo mago". Nonostante le canzoni fossero praticamente pronte,
(all'epoca il "Massacro di Timisoara" ancora non aveva avuto luogo) Claudio
bloccò tutto perché alcune cose dell'album non lo convincevano. Il disco
uscì poi un anno dopo, il 17 novembre del 1990 con il titolo di "Oltre"
mentre il titolo dell'anno prima, leggermente modificato, diventò il
sottotitolo.
Durante il tour "Acustico - Sogno di una Notte di Note", dieci anni dopo
l'uscita di Oltre, la frase "chi ha negato già Timisoara" diventa "chi ha
negato già l'Italicus". E' probabile quindi che in data novembre 1989 il
verso in questione era "Chi ha negato già l'Italicus" e che solo sulla
spinta emotiva di quanto di lì a poco avvene in Romania Claudio modificò il
verso. Ora resta da capire perché dopo quasi dieci anni l'Italicus ha
ripreso il suo posto nel testo di questa canzone. (Manlio)
L'attentato al treno Italicus avvenne la notte del 4 agosto 1974 quando
una bomba esplose nella vettura numero 5 del convoglio Roma-Brennero.
L'esplosione provocò 12 morti e circa 50 feriti. (Koiné)
Dov'è dov'è
Le voci sono dei genitori e dei vicini di casa a via Suvereto... Ossia
Silvia e Riccardo Baglioni, Mario Pescetelli e Teresita Lastoria. (Caterina)
Io lui e la cana femmina
Durante il Raduno Clab 2000 Claudio ha dedicato questa canzone a MINNY e
MATHIAS, i due pastori tedeschi che aveva all'epoca di "Oltre" ed a cui la
canzone stessa si riferisce. Probabilmente gli stessi due cani fotografati
sulla copertina di "E tu come stai". (Moby)
Guscio di Oltre
Il quadrato magico riportato di seguito compare nel guscio di Oltre.
16 3 2 13
5 10 11 8
9 6 7 12
4 15 14 1
Sono i numeri dall'uno al sedici posti in modo tale che la somma delle
righe, delle colonne e delle due diagonali sia sempre uguale ad uno stesso
numero, il 34. (Manlio)
Viaggiatore sulla coda del Tempo
Pagina 9 del libretto.
Nella foto in cui Claudio è riflesso allo specchio manca il suo braccio
sinistro. Si vede la mano destra, chiusa... ma le dita sono quella della
mano sinistra. (Caterina)
Pagina 14 del libretto.
L'oggetto fotografato in questa pagina altro non è che un fischietto che
viene utilizzato sulle navi. (Scivas)
In alcune pagine del libretto è riportato il simbolo dell' "Orologio del
Tempo". I tasti all'interno del cerchio corrispondono alle note di un'ottava
di un pianoforte. A detta dello stesso Claudio, questo simbolo rappresenta
un nuovo modo di misurare il tempo, non più attraverso l'unità di misura
convenzionale ma attraverso la musica.
Ideogrammi
L'ideogramma apparso sul telo durante i concerti di Roma del Tour Blu non
era più "Maestro di Vita" (come nei precedenti concerti) ma era il nome di
un popolo cinese scomparso da tempo... (Annamaria)
Acustico - Sogno di una Notte di Note
Nel cd tratto dall'omonimo tour, nella traccia audio in cui Claudio
ringrazia i musicisti che lo hanno accompagnato durante tutta l'estate,
scompare misteriosamente Danilo Rea ...
Io sono qui
Durante alcune tappe del tour "Acustico - Sogno di una Notte di Note", la
frase "...io sempre lo stesso più grigio ma non domo" viene sostituita da
"...io sempre lo stesso più bianco ma non domo". (Scully)
Nel concerto tenuto in Piazza Duomo a Milano il 31 Dicembre 2000, la stessa
frase è diventata "...a riscoprirmi uomo, io sempre lo stesso e canto in
Piazza Duomo". (Scully)
La Piana dei Cavalli Bradi
La "piana dei cavalli bradi" esiste davvero. Si trova in Umbria, nel parco
di Castelluccio di Norcia. Proprio nel bel mezzo della "piana" è stato
girato il video di "Io sono qui" ed alcune scene del film "Fratello sole e
sorella luna".
Noi No
Sempre in tema di Capodanno, nel concerto tenuto in Piazza San Pietro il
31 Dicembre 1999, la frase "...e non vogliamo andare in Paradiso se lì non
si vede il mare..." è diventata "... e noi vogliamo andare in Paradiso se lì
si vede il mare