Alexandro
2008-08-26 14:04:23 UTC
"Mi guardo le mani come se i pensieri si raccogliessero lì, come acqua
piovana. Vorrei poterli bere e dissetarmi, l'idea che la vita possa essere
una mano aperta dà
serenità. Ma è una serenità breve, che si infrange appena sollevo lo sguardo
su
questa notte senza fine. Se mi osservo riflesso nel vetro capisco che è come
quando
mi preparavo a partire. Non dico che questo tempo sia trascorso invano,
respirare
l'infinito sconvolge, ruba il cuore e nulla è più come prima... e le
meraviglie di
cui gli occhi si riempiono, danno sensazioni che mi renderanno schiavo di
una nuova
nostalgia. Ancora una volta sono dietro una finestra, non molto diversa dal
bambino
che sperava che il soffitto del mondo gli restituisse il suo palloncino.
Anch'io
aspetto, un segno, un sogno, un suono, qualcosa che rompa questo sonno, ma
questa
notte è senza soffitto e quel palloncino non ritornerà. Volevo allontanarmi
verso me
stesso, per sapere se è vero che ovunque si vada il cielo ha lo stesso
colore e
dovunque si prova lo stesso mal d'universo. Lancio il sasso di queste parole
nello
stagno delle tue emozioni, lascialo cadere sul fondo e segui le onde, non so
su quale
riva ti porteranno, ma spero che quando ti volterai indietro a guardare la
strada,
sentirai che ne è valsa la pena."
Mi sa che tutti voi conoscevate già questa poesia, io l'ho scoperta solo
oggi e mi è piaciuta molto. Cosa ne pensate? :)
piovana. Vorrei poterli bere e dissetarmi, l'idea che la vita possa essere
una mano aperta dà
serenità. Ma è una serenità breve, che si infrange appena sollevo lo sguardo
su
questa notte senza fine. Se mi osservo riflesso nel vetro capisco che è come
quando
mi preparavo a partire. Non dico che questo tempo sia trascorso invano,
respirare
l'infinito sconvolge, ruba il cuore e nulla è più come prima... e le
meraviglie di
cui gli occhi si riempiono, danno sensazioni che mi renderanno schiavo di
una nuova
nostalgia. Ancora una volta sono dietro una finestra, non molto diversa dal
bambino
che sperava che il soffitto del mondo gli restituisse il suo palloncino.
Anch'io
aspetto, un segno, un sogno, un suono, qualcosa che rompa questo sonno, ma
questa
notte è senza soffitto e quel palloncino non ritornerà. Volevo allontanarmi
verso me
stesso, per sapere se è vero che ovunque si vada il cielo ha lo stesso
colore e
dovunque si prova lo stesso mal d'universo. Lancio il sasso di queste parole
nello
stagno delle tue emozioni, lascialo cadere sul fondo e segui le onde, non so
su quale
riva ti porteranno, ma spero che quando ti volterai indietro a guardare la
strada,
sentirai che ne è valsa la pena."
Mi sa che tutti voi conoscevate già questa poesia, io l'ho scoperta solo
oggi e mi è piaciuta molto. Cosa ne pensate? :)