Discussione:
OT: la spocchia di Venditti (per la serie: in confronto Baglioni che si svende è un risvolto positivo)
(troppo vecchio per rispondere)
Paolo Talanca
2008-05-28 11:57:27 UTC
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Ieri sera sono stato all'Auditorium di Roma a seguire per una rivista
on-line con la quale collaboro durante questa mia trasferta romana -
mi mancano gli arrosticini e il Montepulciano, quello buono!!! - un
incontro con Venditti nell'ambito di una interessante iniziativa
organizzata da due critici musicali che meritano questo appellativo:
Gino Castaldo e Ernesto Assenta di Repubblica.

Vi posto il link del mio articolo e, di seguito, lo scritto.
Vi dico solo una cosa: di fronte alle autosantificazioni di Venditti
il problema di Baglioni che canta nei casinò diventa un divertente
diversivo :-)

http://www.recensito.net/pag.php?pag=4620

Antonello Venditti: one man show all'Auditorium

28 05 2008 (Rubriche / Musica)

Si è conclusa all’Auditorium di Roma una serie di incontri organizzati
da due tra i più importanti critici musicali italiani: Gino Castaldo
ed Ernesto Assante hanno raccontato la storia della canzone italiana
grazie ad appuntamenti con personaggi di spicco del mondo della musica
e dello spettacolo; da Jovanotti a Massimo Ranieri, da Fiorella
Mannoia a Fiorello.
L’ultima serata era incentrata sugli anni Ottanta e a parlarne sul
palco c’erano lo stesso Assante e un artista di spicco come Antonello
Venditti.
Venditti è stato letteralmente un fiume in piena: ha debordato, è
straripato, è tornato nel letto del fiume e poi ha rivoluzionato il
senso della corrente; si doveva parlare degli anni Ottanta e
l’impeccabile Assante ha anche cercato di condurre il cantante
sull’argomento, ma gli sforzi sono stati vani. Questo, però, non
sarebbe assolutamente stato il problema e, a dire il vero, qualche
interessante spunto di riflessione sull’argomento è venuto fuori. Il
fatto è che il pubblico in sala ha assistito a un’ora e mezza di
autocelebrazione e qualche aneddoto divertente; per ogni propria
canzone Venditti gridava estasiato al capolavoro e alla domanda
precisa di Assante: “Ci puoi dire secondo te quale è stato il tuo
maestro?” la risposta è stata immediata: “Uno che ha scritto Sora Rosa
a quattordici anni non può avere maestri”, con una sicumera che, al
confronto, Ivan Drago con Rocky Balboa sembrava un pavido ragazzetto
brufoloso.
Ma forse alla fine dei nostri pensieri ci sveglieremo e capiremo che
quello di Venditti non era altro che un meta-discorso: che per parlare
di anni come gli Ottanta, così pieni di esaltazioni d'impatto per
scuotere il torpore generale - in cui il divismo e la strada verso il
feticismo del pop hanno dilaniato la bellezza artigianale della
canzone d'autore - c'è bisogno di un ego smisurato. Allora saluteremo
questi fantasmi e anche l'atteggiamento di Venditti ci sembrerà
sensato. Forse.
In ogni caso non si può che parlare che bene dell’iniziativa messa su
dai due critici: vedere la Sala Sinopoli stracolma per assistere a
discussioni su un argomento come la canzone italiana, troppo spesso
relegata a puro e inartistico oggetto di costume, fa assolutamente
bene alla cultura; si spera che l’anno prossimo l’iniziativa si possa
ripetere, anche per valorizzare e far conoscere l’interessante
panorama che con internet, le community e le nuove frontiere della
comunicazione si va delineando.

(Paolo Talanca)
Paolo Talanca
2008-05-28 12:02:38 UTC
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Post by Paolo Talanca
In ogni caso non si può che parlare che bene
ma che ho scritto??????
Vaghestelle
2008-05-28 14:57:09 UTC
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Post by Paolo Talanca
Vi posto il link del mio articolo e, di seguito, lo scritto.
Vi dico solo una cosa: di fronte alle autosantificazioni di Venditti
il problema di Baglioni che canta nei casinò diventa un divertente
diversivo :-)
venditti mi sta antipatichino da un po', pur avendo avuto, da adolescente,
una fase moderatamente vendittiana.

fino a qualche tempo fa lo consideravo solo uno dei tanti che aveva tirato i
remi in barca e da 20 anni scriveva piu' o meno sempre la stessa canzone,
con scarse variazioni sul tema (roba che rischi di cominciare a
canticchiarne una e passare attraverso altre 6 o 7 canzoni sue...), pero'
fin qui... voglio dire, non e' il primo e non sara' l'ultimo.

poi un anno o due fa (non ricordo bene) l'ho visto da fazio a che tempo che
fa....
e' stato mezz'ora (il tempo dell'intervista) in primis a glorificarsi e a
fare lo snob, e "in secundisi" a pontificare e a fare quello acculturato e
intelligente, che fa discorsi importanti e profondi e richiama citazioni
dotte.... del tutto a sproposito, in modo forzato e senza alla fine
concludere un bel niente.... tutto un bel "vorrei ma non posso". ricordo
che alla fine di quell'intervista pensai che, a parte qualche aneddoto, in
realta' non avesse detto proprio niente, nonostante tutta la spocchia e le
migliaia di parole spese.

percio' se paolo ha avuto quella sensazione, be'... non mi meraviglio
affatto!
e diciamo che nell'articolo non ha usato giri di parole!

gia' claudio quando si mette a pontificare e' spesso sul filo del rasoio,
pero' direi che alla fine si salva sempre (o quasi), comunque mai facendo
queste figure.
vorrei pero' che i suoi pippotti su o'scia' non degenerassero in discorsi
alla venditti... speriamo non cada nella trappola, perche' se ci cade,
secondo me, ci cade su questo argomento.

madda-mogia
--
E va'
più veloce di un'idea
più alto della libertà
più forte di un urlo di marea
va' sempre dove la tua luce va
Lois
2008-05-28 15:20:39 UTC
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Post by Vaghestelle
fino a qualche tempo fa lo consideravo solo uno dei tanti che aveva tirato i
remi in barca e da 20 anni scriveva piu' o meno sempre la stessa canzone,
con scarse variazioni sul tema (roba che rischi di cominciare a
canticchiarne una e passare attraverso altre 6 o 7 canzoni sue...), pero'
fin qui... voglio dire, non e' il primo e non sara' l'ultimo.
Per me la vena artistica l'ha persa dopo "in questo mondo di ladri". E
già quello era un album, anzi, un LP che all'epoca si diceva così, molto
sul confine.
Da quel momento in poi, per me, non solo ha scritto sempre la stessa
canzone, tanto riguardo ai testi, quanto alle musiche, ma l'ha anche
resa ogni volta più pallosa.
Post by Vaghestelle
poi un anno o due fa (non ricordo bene) l'ho visto da fazio a che tempo che
fa....
L'anno scorso mi pare, quando era andato a presentare l'ultima
scopiazzatura di se stes...ehm, l'ultima sua fatica...
Post by Vaghestelle
e' stato mezz'ora (il tempo dell'intervista) in primis a glorificarsi e a
fare lo snob, e "in secundisi" a pontificare e a fare quello acculturato e
intelligente, che fa discorsi importanti e profondi e richiama citazioni
dotte.... del tutto a sproposito, in modo forzato e senza alla fine
concludere un bel niente.... tutto un bel "vorrei ma non posso". ricordo
che alla fine di quell'intervista pensai che, a parte qualche aneddoto, in
realta' non avesse detto proprio niente, nonostante tutta la spocchia e le
migliaia di parole spese.
Di quell'intervista ricordo solo il passaggio in cui parlava della madre.
Per il resto, tabula rasa.
Quanto a simpatia, non m'è mai andato particolarmente a genio, ma questo
non mi preoccupa più di tanto; alle volte non sopporto nemmeno Baglioni!
Bacetti
Lois
Vaghestelle
2008-05-28 18:02:16 UTC
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Post by Lois
Per me la vena artistica l'ha persa dopo "in questo mondo di ladri". E
già quello era un album, anzi, un LP che all'epoca si diceva così, molto
sul confine.
rispetto ad alberta la mia fase vendittiana riguardava per lo piu' canzoni
degli anni '80, piu' alcune canzoni dell'album con "sotto la pioggia" (che
i miei avevano in versione tarocca), che credo sia della fine dei '70. per
cui anche per me il giudizio crolla vertiginosamente con la fine degli
anni '80-primi '90 (forse proprio con In questo mondo di ladri, non so
esattamente la cronologia).
Post by Lois
L'anno scorso mi pare, quando era andato a presentare l'ultima
scopiazzatura di se stes...ehm, l'ultima sua fatica...
ih ih!!
Post by Lois
Per me i pippotti su O' Scia' (che personalmente trovo totalmente
insopportabili, di una pesantezza e di un'artificiosità unici) hanno già,
da
Post by Lois
tempo, subito la degenerazione da te paventata ... CB nella trappola ci è
già caduto da tempo con tutti i piedi, IMHO.
be', pero' mi sembra meno ridicolo-irritante di Venditti (su o'scia'...per
adesso). insomma, diciamo che ancora lo sopporto!
e poi globalmente non ha la stessa spocchia, pur avendone maggior 'diritto'
(se mi passate il termine) godendo di meriti artistici a mio parere diverse
spanne sopra venditti (almeno il suo calo di vena artistica e' cominciato
dagli anni '00)
Post by Lois
Ma ... sei mogia, perchè ...? Non certo per i pippotti di Venditti o quelli
di CB, spero!
Se sono invece ragioni di studio, allora ti mando un bell'abbraccio di
sostegno a distanza
studio si', ma soprattutto micio, purtroppo.
grazie per il sostegno, ma l'unica cosa credo mi sosterrebbe abbastanza
sarebbe una bella vacanza di un mese di nullafacenza con il mio gattino che
mi fa nasino-nasino...
...a ripensarci mi basterebbe il mio gattino a farmi nasino-nasino...

ciao a tutti
Madda
--
...Dormi sepolto in un campo di grano
non e' la rosa non e' il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi...
Alberta
2008-06-01 13:12:53 UTC
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Post by Vaghestelle
studio si', ma soprattutto micio, purtroppo.
grazie per il sostegno, ma l'unica cosa credo mi sosterrebbe abbastanza
sarebbe una bella vacanza di un mese di nullafacenza con il mio gattino che
mi fa nasino-nasino...
...a ripensarci mi basterebbe il mio gattino a farmi nasino-nasino...
Mi spiace tanto ...
Post by Vaghestelle
ciao a tutti
Madda
Baci!
Alberta
Alberta
2008-05-28 15:20:08 UTC
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Post by Vaghestelle
venditti mi sta antipatichino da un po', pur avendo avuto, da adolescente,
una fase moderatamente vendittiana.
Quoto, cara Maddina :-).
Solo che, avendo io 19 anni più di te, la mia fase moderatamente - anzi,
qualcosa in più che moderatamente ... ne fece davvero tante di belle, dal
1972 al 1976 ... - vendittiana da [pre]adolescente io la conclusi nel 1976,
quando uscì l'ultimo suo disco IMHO veramente bello, sincero e sentito,
ossia Ullàlla (ultima sua fatica per la RCA, contenente fra l'altro "Canzone
per Seveso", che tuttora ha il potere di commuovermi fin quasi alle
lacrime).
Post by Vaghestelle
fino a qualche tempo fa lo consideravo solo uno dei tanti che aveva tirato i
remi in barca e da 20 anni scriveva piu' o meno sempre la stessa canzone,
con scarse variazioni sul tema (roba che rischi di cominciare a
canticchiarne una e passare attraverso altre 6 o 7 canzoni sue...), pero'
fin qui... voglio dire, non e' il primo e non sara' l'ultimo.
I suoi album RCA li possiedo tutti. Della sua restante produzione, invece,
possiedo solo una compilation con le migliori degli anni '80, ed anche di
quelle ne salvo solo una metà, esattamente per il motivo da te perfettamente
evidenziato ... Delle altre, più recenti, conosco solo quelle passate in
radio ... e le trovo veramente sempre la stessa canzone, con scarse o
scarsissime variazioni sul tema.
Post by Vaghestelle
poi un anno o due fa (non ricordo bene) l'ho visto da fazio a che tempo che
fa....
e' stato mezz'ora (il tempo dell'intervista) in primis a glorificarsi e a
fare lo snob, e "in secundisi" a pontificare e a fare quello acculturato e
intelligente, che fa discorsi importanti e profondi e richiama citazioni
dotte.... del tutto a sproposito, in modo forzato e senza alla fine
concludere un bel niente.... tutto un bel "vorrei ma non posso". ricordo
che alla fine di quell'intervista pensai che, a parte qualche aneddoto, in
realta' non avesse detto proprio niente, nonostante tutta la spocchia e le
migliaia di parole spese.
Quoto anche qui.
Puntata vista anche da me; la tua analisi è impeccabile.
Aggiungo che, eccezionalmente (dato che il Venditti - apparentemente - ama
obliare l'unica fase veramente pregevole ed originale della sua produzione
artistica), in quella puntata eseguì anche "Mio padre ha un buco in gola",
tratta dall'album "Le cose della vita" (1973, per me il suo album migliore
in assoluto), gran canzone IMHO, autobiografica ma con una sorta di finale
splatter e surreale, in ogni caso fortemente critica nei confronti di una
certa qual tipologia di famiglia italiana piccolo-borghese-ipocrita nella
quale anche la sua, a quanto era dato comprendere, rientrava ... Beh,
ricordo che ne fece una presentazione a dir poco irritante per chi lo avesse
amato a quell'epoca, tutta tesa a sminuire la portata del brano ed a
metterlo in caricatura ... Ciò fu forse la cosa che più mi irritò, al di là
della prosopopea e della spocchia, in quella sua apparizione faziesca.
Post by Vaghestelle
percio' se paolo ha avuto quella sensazione, be'... non mi meraviglio
affatto!
e diciamo che nell'articolo non ha usato giri di parole!
Mi associo ad entrambi :-)
Post by Vaghestelle
gia' claudio quando si mette a pontificare e' spesso sul filo del rasoio,
pero' direi che alla fine si salva sempre (o quasi), comunque mai facendo
queste figure.
Sempre più "quasi", direi ...
Post by Vaghestelle
vorrei pero' che i suoi pippotti su o'scia' non degenerassero in discorsi
alla venditti... speriamo non cada nella trappola, perche' se ci cade,
secondo me, ci cade su questo argomento.
Per me i pippotti su O' Scia' (che personalmente trovo totalmente
insopportabili, di una pesantezza e di un'artificiosità unici) hanno già, da
tempo, subito la degenerazione da te paventata ... CB nella trappola ci è
già caduto da tempo con tutti i piedi, IMHO.
Post by Vaghestelle
madda-mogia
Ma ... sei mogia, perchè ...? Non certo per i pippotti di Venditti o quelli
di CB, spero!
Se sono invece ragioni di studio, allora ti mando un bell'abbraccio di
sostegno a distanza
Post by Vaghestelle
--
E va'
più veloce di un'idea
più alto della libertà
più forte di un urlo di marea
va' sempre dove la tua luce va
--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Alberta
2008-06-01 13:44:38 UTC
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Post by Alberta
I suoi album RCA li possiedo tutti. Della sua restante produzione, invece,
possiedo solo una compilation con le migliori degli anni '80, ed anche di
quelle ne salvo solo una metà, esattamente per il motivo da te perfettamente
evidenziato ... Delle altre, più recenti, conosco solo quelle passate in
radio ... e le trovo veramente sempre la stessa canzone, con scarse o
scarsissime variazioni sul tema.
Voglio ricordarlo com'era quando piaceva a me, va' ... (tutti brani-
RCA, tranne l'ultima, che è "Modena": forse l'unica delle sue canzoni
non RCA - purtroppo appartenente ad un album come "Buona Domenica",
del 1979, contenente fra l'altro quella raccapricciante title
track ... - che sappia "prendermi" al pari loro; qui è oltretutto
eseguita live nel 1982 all'Arena di Verona con l'accompagnamento di
Lucio Dalla al sax soprano, mentre nel disco al sax c'è Gato
Barbieri):

Sora Rosa (1972, ma effettivamente composta a 14 anni):




Ciao uomo (1972):




Le tue mani su di me (1973):




Stupida signora (1973):




A Cristo (1974):




Marta (1974):




Quando verrà Natale (1974):




Compagno di scuola (1975):




Nostra Signora di Lourdes (1976):




Modena (1979):



Ciao a tutti:-)
Alberta
Alberta
2008-06-05 12:59:30 UTC
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Post by Paolo Talanca
Vi posto il link del mio articolo e, di seguito, lo scritto.
Vi dico solo una cosa: di fronte alle autosantificazioni di Venditti
il problema di Baglioni che canta nei casinò diventa un divertente
diversivo :-)
http://www.recensito.net/pag.php?pag=4620
(Paolo Talanca)
Per comprendere fino in fondo quanto poco (anzi nulla) tu abbia esagerato,
caro Paolo, ecco un'altra perla di intervista vendittiana ... sembra una
parodia, non un'intervista vera ... il delirio vendittiano di onnipotenza
(oltretutto completamente ingiustificato, vista la pochezza della sua opera
da un trentennio circa a questa parte, e la nullità di essa da un
quindicennio circa a questa parte) non ha davvero limiti nè confini ...!

http://www.clandestinoweb.com/number-news/05/06/2008/intervista-ad-antonello-venditti-quant-difficile-fare-qualcosa-di-n-2.html

"Presentata da Rossella Brescia e Cristina Chiabotto, questa sera su Italia
1 andrà in onda la seconda serata dei Wind Music Awards 2008, assegnati agli
artisti italiani che hanno venduto oltre 150mila copie dei loro dischi e
30mila per i dvd. Sul palco stasera si susseguiranno i vincitori Gigi
D’Alessio, Elisa, Giorgia, Gianni Morandi, i Pooh, i Nomadi, Claudio
Baglioni e Giovanni Allevi. Inoltre la Fimi assegnerà un premio ai Sonhora,
ai Baustelle, ai Finley e ai Fabri Fibra per essersi contraddistinti, mentre
Massimo Ranieri riceverà un riconoscimento dalla Pmi.
Tra i premiati di ieri sera c’era anche il cantautore romano Antonello
Venditti per il fortissimo riscontro ottenuto col suo ultimo cd “Dalla pelle
al cuore” (300mila copie), pubblicato nel novembre 2007 per SonyBMG Music, e
con il tour che ha registrato il sold out in tutte le tredici date nei
Palasport.
Il 16 giugno, a sedici anni di distanza dall’ultimo concerto all’Arena di
Verona, tornerà ad esibirsi nel prestigioso anfiteatro con un evento che
anticipa il tour estivo organizzato da Friends & Partners: il suo giro
musicale riprenderà il 4 luglio a Verbania per concludersi il 4 settembre a
Napoli.

“Tornare all’Arena di Verona è davvero emozionante - dichiara il cantautore
- anche se non avrò manco il tempo di provare”.

- Come mai?

“L’Arena si apre a questi eventi ogni tanto e solo per quella data precisa.
Quindi, noi arriveremo proprio il 16 giugno e il concerto verrà effettuato
senza prove, non sappiamo quello che accadrà: non so che scenografia
sovrastare, che cosa e quando montare; insomma, l’aspetto artistico diventa
precario: non penso ad altro. È un ritorno emozionante che comporterà una
fatica bestiale”.

- Alcuni suoi fan lamentano il fatto che durante i concerti non suona più il
pianoforte. Perché?

“È una scelta fatta nel 2004 da “Campus live” in poi, frutto di una
questione artistica e personale allo stesso tempo. Rinunciare al pianoforte
mi è però servito ad ottenere un concerto energico, rapido, teatrale, con un
inizio e una fine, quasi blindato. Potrei benissimo riprendere a suonarlo ma
in questo tour non ne ho mai voglia o desiderio. Quando tornerò a farlo,
sarà in chiave acustica come ho sempre fatto: provenivo da tre anni di solo
pianoforte grazie al quale ho potuto ri-arrangiare pezzi come “Ci vorrebbe
un amico” e “Roma capoccia”, forse il più bell’arrangiamento della mia vita.
Per ora è come un feticcio: sta sulla destra del palco.
Tocco il pianoforte solo per creare e diventa uno strumento come un altro.
Per come lo suono io tutto quello che perdo adesso lo ricapitalizzo…” .

- In che senso?

“Nessuno riesce a cantare le mie canzoni come lo faccio io. Sono infatti uno
dei pochi cantautori che non ha una tradizione di cover ed è
contemporaneamente un pregio e un limite. Nessuno fa i dischi come me, che
vi studia dalla prima all’ultima nota, dal primo all’ultimo giorno: è un
divertimento che però comprende anche il tormento. Certi miei arrangiamenti
sono davvero complessi anche se arrivano ‘piani’ al pubblico: ho la capacità
di rendere semplici cose complicate, un po’ quello che diceva nelle sue
“Lezioni americane” Italo Calvino”.

- È contento dei risultati ottenuti con “Dalla pelle al cuore”?

“Contentissimo. Essere creativi e originali ottenendo pure risultati di
vendita è molto difficile. Mi fa capire che si può fare sempre meglio e che
ho sempre un futuro davanti: il fatto che al concerto vengano persone per
ascoltare le canzoni nuove mi riempie di orgoglio. Ciò significa che non ho
bisogno per forza di antologie per avere dei risultati, anche se “Diamanti”
è andato benissimo. È il problema della musica in generale e non solo
italiana: si vende il già sentito, raccolte con “fagottate” del passato che
ritorna” .

- È appena uscito il nuovo singolo “Un comunista al sole”…

“In Italia basta sparare qualsiasi stupidaggine politica o solo
riecheggiarla in un titolo che viene subito ripresa dai giornali. È successo
con questa canzone, che voleva essere solo un motivo per l’estate, una
scanzonatura come “In questo mondo di ladri”, ma forse è stata profetica. A
novembre non pensavo che sarebbe andata così e nemmeno che ci sarebbe stata
una crisi di governo e forse volevo dare un poco di speranza (ride, ndr). Ho
nel cassetto un “video-ombra” del brano: l’ho visto ma se va in onda ho
chiuso.
In quattro minuti volevo raccontare tutta la storia del comunismo ma questa
canzone è troppo carina per essere distrutta dalla storia e forse non ha
bisogno di essere accompagnata da un video”.

- Ai “Wind Music Awards” verranno premiati tutti i cantanti convenuti. Crede
che i cantanti italiani si presenterebbero ugualmente se ci fosse il rischio
di non vincere?

“Non siamo abituati alla durezza del confronto: siamo sempre invidiosi di
chi vince dimenticando che deve vincere la musica di qualità. Ci vorrebbe
forse più sportività, il che diventerebbe uno stimolo e una ricerca della
qualità stessa. In Italia siamo abituati ad avere la sicurezza dei premi e
vince solo chi va a ritirarli: è proprio una pessima abitudine” .

Giovanni Zambito "

RRRRRRRRRRRROTFL !!!!!!!!!

Ciao:-)
Alberta

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Paolo Talanca
2008-06-05 17:08:56 UTC
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“Nessuno riesce a cantare le mie canzoni come lo faccio io. Sono infatti uno
dei pochi cantautori che non ha una tradizione di cover ed è
contemporaneamente un pregio e un limite. Nessuno fa i dischi come me, che
vi studia dalla prima all’ultima nota, dal primo all’ultimo giorno: è un
divertimento che però comprende anche il tormento. Certi miei arrangiamenti
sono davvero complessi anche se arrivano ‘piani’ al pubblico: ho la capacità
di rendere semplici cose complicate, un po’ quello che diceva nelle sue
“Lezioni americane” Italo Calvino”.
azz, ecco cosa m'ero scordato nel pezzo. L'ha detto anche
all'Auditorium nell'intervista ad Assante.
Paro paro.

Poverino...
:-)

ciao ciao

Paolo

p.s. in quel preciso momento, peraltro, ho pensato: "Se nessuno canta
le tue canzoni il motivo c'è, e non è certo quello che dici tu".
Stai a vedere che "Buona domenica" è come "Mille giorni di te e di
me" ;-)
Alberta
2008-06-05 18:15:50 UTC
Permalink
Post by Paolo Talanca
azz, ecco cosa m'ero scordato nel pezzo. L'ha detto anche
all'Auditorium nell'intervista ad Assante.
Paro paro.
... azz e contro-azz ... !!! :-)))
Post by Paolo Talanca
Poverino...
:-)
Eh, sì, un soggetto così ispira solo un'umana pietas, poareto ... ;-))
Post by Paolo Talanca
ciao ciao
Paolo
p.s. in quel preciso momento, peraltro, ho pensato: "Se nessuno canta
le tue canzoni il motivo c'è, e non è certo quello che dici tu".
La stessa cosa che ho pensato io !!! :-)))
Avvalorata poi dal fatto che alcune antiche canzoni sue, quelle dell'epoca
in cui anche lui riusciva a scriverne di belle, sono state interpretate da
altri, eccome ...

"Ruba" fu interpretata da Mia Martini (un gioiello, mille volte meglio della
versione dell'autore ... ma non era neanche il caso di precisarlo ...:-));

"Le tue mani su di me" fu interpretata da Patty Pravo (prodotta all'epoca
dal suo stesso produttore in RCA, ossia Lilli Greco).

Ma già, lui il periodo RCA manco si ricorda, ormai, di averlo vissuto ...
Baci!:-)
Alberta


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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/

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