Ivan
2003-07-22 22:11:16 UTC
Giada:
SDOS all'apparenza può sembrare semplice e immediata, ma quando ci si
sofferma ad esaminare frase per frase per costruire la prosa della canzone,
ci si imbatte in molte incongruenze... E siccome noi due siamo teste dure
ci siamo impuntati su SDOS per chilometri e chilometri (noi operiamo in
macchina ;o) ), c'era qualcosa che non filava, si trattava di colori,
sensazioni, ritmi... insomma, c'era qualcosa che non funzionava. Ma alla
fine un'idea ce la siamo fatta. É semplice da esporre e facile da
dimostrare, solo per il fatto che così tutto torna... abbiamo già provato a
proporla a qualcuno, a voce... alcuni hanno apprezzato con entusiasmo, altri
hanno delle perplessità. Ma adesso è arrivato il momento più difficile
;o)... il giudizio del NG!! Terrrrroooooooreeee!!!!
Vado?
Vado!
Vi chiedo una cosa...prima di partire in quarta a ribattere arrivate fino in
fondo :PPP
Il punto di partenza è il
fatto che il protagonista si rivolga alla donna un po' in seconda persona e
un po' in terza. Questo ci ha portato a tentare di rileggere la canzone come
se non si riferisse ad una sola donna ma a due.
Che ruolo hanno?
La signora delle ore scure, quella a cui lui si riferisce direttamente,
forse un'amante.
L'altra, la signora delle ore dure è una presenza in lontananza, forse la
sua donna che quella notte ha
tradito, quella con cui ha diviso le ore dure..la vita VERA, non solo la
notte
Proviamo a ricostruire una storia, vediamo se funziona.
Con queste premesse vado con l'interpretazione alternativa
E' l'alba.... le ombre della notte fuggono dalla stanza, un guanto di luce
si posa sugli occhi del Viaggiatore e lo svegliano, il primo pensiero è per
la sua donna che è lontana e che quella notte ha tradito (riallacciandosi a
navigando)
Accanto a lui c'è la signora della notte. Ne osserva il muschio vellutato e
le dolci curve, pensa che la succhierebbe per ore e poi, come ogni amante
che si rispetti si lava furtivo prima di andarsene
Il pensiero di lei, che ancora dorme in un altro letto, torna insieme ai
sensi di colpa per il suo cuore chiuso in cantina da quel tradimento
inaspettato.
Lei è la signora del giorno, quella che con lui divide le ore dure, quella
che è la vita vera, ha sbagliato a tradirla e spera di riuscire ad arrivare
da lei prima che le ragnatele del giorno la sveglino e lei si accorga della
sua assenza.
In casa però c'è una lampada accesa, lei è già sveglia....no è solo il sole.
Ha fatto in tempo.
Tutto sarebbe + facile se potesse vivere solo di lei.
La signora della notte ha sbagliato a credere in lui, lui non sarà mai suo.
però non vuole che sia ostaggio della sua insicurezza e del suo viaggio, non
vuole che sia il capro espiatorio di tutto, perchè in fondo la colpa non è
sua.
Non vuole che lei sia considerata solo un flipper preso per i fianchi però è
con la sua donna, nelle ore dure della vita, che deve diventare uomo, fra le
sue braccia e sopra il suo corpo.
Lui entra nella stanza. Domani dorme con i capelli biondi sparsi sul cuscino
(ricordate "piano entravo nella stanza con il grano ad asciugare..."?) e lui
rimane sveglio a vegliare la sua purezza (cosa che lui ha perso) e il suo
profilo (cammeo)
Il musicista che è in lui con questo azzardo ha ritrovato la sua musica,
l'ispirazione. Colei che lo ha aiutato può tornare nei ricordi.
Questo ovviamente è solo uno spunto perchè sono convinta che non sia come
sembra e forse neanche come abbiamo pensato noi ma è indubbio che questa sia
una delle canzoni + complesse di Claudio in cui lui ha cercato di confondere
parecchio le acque, visto che l'argomento è piuttosto delicato e personale.
Una cosa importante da fare, secondo me, è "contestualizzare", e
sinceramente a me sembrerebbe fuori luogo un inno all'amante fine a se
stesso nel contesto di Oltre, insieme a canzoni come "Mille giorni" e
Tamburi Lontani...questo è stato il primo imput che ci ha portato a cercare
una nuova interpretazione
Poi abbiamo pensato un altro paio di cosette
Vediamo se riesco a spiegarmi:
Io per anni ho interpretato quella canzone come penso tutti, eppure qulacosa
non mi quadrava,
non mi quadravano troppi particolari
Primo: il "muschio vellutato" contro "l'umido fieno" ...la stessa cosa
(hemmm bollone rosso) ma due descrizioni opposte. Il muschio scuro, il fieno
giallo.
Claudio non mette mai queste cose a caso.
"La bocca che qualcuno comprò al banco dei fiori" richiama la stessa
immagine dellla penelope di navigando, dalla bocca rossa, gli occhi verdi e
i denti bianchi.
Secondo: il passaggio dal TU a LEI...certi passaggi non riuscivo a farli
filare
Terzo: Signora delle ore scure....chiaro. Ma Signora delle ore dure? Come
può una signora della notte essere "delle ore dure"? le ore dure sono quelle
di tutti i giorni.....la quotidianità, compagna di prigionia.
E ho cominciato a notare che alla signora delle ore dure si rivolge in terza
persona, come se non fosse lì....
Quarto: il risveglio accanto alla SDOS e l'idea di LEI "in lontananza"
Ce n'era abbastanza per avere dei dubbi. poi sono stata ad Agordo in vacanza
(paese di paola)
Alcune volte non capisci bene una cosa... poi arrivi in un posto, vedi un
qualcosa, e hai un'intuizione, una cosa di "pelle", una sensazione!! E
nessuno
te la toglie+!!:)
Ci entri dentro e senti di aver capito l'essenza!
Questa cosa sono le donne di lassù che amano paragonarsi ai loro alberi
forti (e lo fa anche Paola in Mamma Montanara "noi siamo forti come le
radici magre degli abeti") e soprattutto il modo che hanno di far essiccare
l'erba falciata fino a farla divenire fieno. La sistemano sotto gli alberi e
la lasciano lì ad ingiallire.
Subito ho pensato a "non ti ho detto che profumi di erba falciata" poi ho
pensato a "sulle sue gambe rami forti e umido fieno" (oltretutto il fieno
sistemato tra due alberi vicini dà proprio quell'idea lì...ari bollone)
E sono stata sicura che Claudio non avrbbe potuto descrivere a quel modo
un'altra donna. opposta a lei oltretutto.
Se siete arrivati fino a qui vi meritate un piccolo monumento...aspettiamo
killer a casa :)))
Baci
Giada & Mirko
---------------------------------------------------------------
Poi, però, dopo un'illuminante analisi da parte di Tata (che, ahimè, devo
aver perso) e dopo un'altrettanto attenta lettura dei gusci di Oltre, c'è
una revisione:
Dal guscio:
"Cucaio pensa a una casa in alto, magari avere una sedia sopra tutti il
resto
e lui sentinella a vegliare con la sua lancia sul sonno degli uomini e della
sua donna.
Cucaio è più vecchio
ha dormito qualche anno in più.
Quando lei si sveglierà
smetterà per un po' di attendere
intanto la spia per tenerla con lui
prima ancora che lei,
il suo animaletto,
ci sia.
Il corpo placato pieno di ombre
sottratto al mattino.
Lentezza antica nell'aria paziente,
porosa buccia d'arancia.
Sfumata nel buio che le attraversa i capelli,
mare di alghe.
Adolescente amazzonica peluria nel solco della nuca,
sulla morbida curva del sedere.
La schiena che le tiene l'anima
stretta al sicuro,
le braccia colme di seno,
le narici che dio le benedica
è da lì che prende la vita
guance di pane caldo ancora
nel forno della notte.
Ho lasciato la luce accesa!
L'ho scordata, pensa Cucaio.
No, è solo il sole.
E solo di sole poter vivere
e di quella bocca comprata al banco dei fiori
di quel cuore fresco di cantina
di quelle gambe rami forti umido fieno
del suo corpo rubato ai pittori.
Di quegli occhi olive dolci mandorle anare.
Misteri oltre le ciglia.
Una donna che dorme
è una bambina e ha negli occhi chiusi
la purezza dell'impossibile.
Se un giorno Cucaio sapesse lasciarla
l'amerebbe ancora di più.
Perché lei non sia mai
un ostaggio consegnato a questo tempo di passaggio.
Mai un tatuaggio a far fiero
il suo selvaggio petto.
E intanto restando la lascia
nascosto dietro a cespugli di pensieri
muri di parole taciute."
Era tutti lì, scritto, chiaro.
Ed ancora una volta ritorna il solito
tormentone di Oltre:
"lasciarla per amarla di più".
E, anche dove persino noi vedevamo un'amante,
ancora una volta si rivela sempre Domani,
l'unica donna del Viaggiatore.
Tata?!?!?
Dove lo vuoi il monumento?
Complimenti ammirati!! ;o))))
Mirko e Giada (convertiti)
SDOS all'apparenza può sembrare semplice e immediata, ma quando ci si
sofferma ad esaminare frase per frase per costruire la prosa della canzone,
ci si imbatte in molte incongruenze... E siccome noi due siamo teste dure
ci siamo impuntati su SDOS per chilometri e chilometri (noi operiamo in
macchina ;o) ), c'era qualcosa che non filava, si trattava di colori,
sensazioni, ritmi... insomma, c'era qualcosa che non funzionava. Ma alla
fine un'idea ce la siamo fatta. É semplice da esporre e facile da
dimostrare, solo per il fatto che così tutto torna... abbiamo già provato a
proporla a qualcuno, a voce... alcuni hanno apprezzato con entusiasmo, altri
hanno delle perplessità. Ma adesso è arrivato il momento più difficile
;o)... il giudizio del NG!! Terrrrroooooooreeee!!!!
Vado?
Vado!
Vi chiedo una cosa...prima di partire in quarta a ribattere arrivate fino in
fondo :PPP
Il punto di partenza è il
fatto che il protagonista si rivolga alla donna un po' in seconda persona e
un po' in terza. Questo ci ha portato a tentare di rileggere la canzone come
se non si riferisse ad una sola donna ma a due.
Che ruolo hanno?
La signora delle ore scure, quella a cui lui si riferisce direttamente,
forse un'amante.
L'altra, la signora delle ore dure è una presenza in lontananza, forse la
sua donna che quella notte ha
tradito, quella con cui ha diviso le ore dure..la vita VERA, non solo la
notte
Proviamo a ricostruire una storia, vediamo se funziona.
Con queste premesse vado con l'interpretazione alternativa
E' l'alba.... le ombre della notte fuggono dalla stanza, un guanto di luce
si posa sugli occhi del Viaggiatore e lo svegliano, il primo pensiero è per
la sua donna che è lontana e che quella notte ha tradito (riallacciandosi a
navigando)
Accanto a lui c'è la signora della notte. Ne osserva il muschio vellutato e
le dolci curve, pensa che la succhierebbe per ore e poi, come ogni amante
che si rispetti si lava furtivo prima di andarsene
Il pensiero di lei, che ancora dorme in un altro letto, torna insieme ai
sensi di colpa per il suo cuore chiuso in cantina da quel tradimento
inaspettato.
Lei è la signora del giorno, quella che con lui divide le ore dure, quella
che è la vita vera, ha sbagliato a tradirla e spera di riuscire ad arrivare
da lei prima che le ragnatele del giorno la sveglino e lei si accorga della
sua assenza.
In casa però c'è una lampada accesa, lei è già sveglia....no è solo il sole.
Ha fatto in tempo.
Tutto sarebbe + facile se potesse vivere solo di lei.
La signora della notte ha sbagliato a credere in lui, lui non sarà mai suo.
però non vuole che sia ostaggio della sua insicurezza e del suo viaggio, non
vuole che sia il capro espiatorio di tutto, perchè in fondo la colpa non è
sua.
Non vuole che lei sia considerata solo un flipper preso per i fianchi però è
con la sua donna, nelle ore dure della vita, che deve diventare uomo, fra le
sue braccia e sopra il suo corpo.
Lui entra nella stanza. Domani dorme con i capelli biondi sparsi sul cuscino
(ricordate "piano entravo nella stanza con il grano ad asciugare..."?) e lui
rimane sveglio a vegliare la sua purezza (cosa che lui ha perso) e il suo
profilo (cammeo)
Il musicista che è in lui con questo azzardo ha ritrovato la sua musica,
l'ispirazione. Colei che lo ha aiutato può tornare nei ricordi.
Questo ovviamente è solo uno spunto perchè sono convinta che non sia come
sembra e forse neanche come abbiamo pensato noi ma è indubbio che questa sia
una delle canzoni + complesse di Claudio in cui lui ha cercato di confondere
parecchio le acque, visto che l'argomento è piuttosto delicato e personale.
Una cosa importante da fare, secondo me, è "contestualizzare", e
sinceramente a me sembrerebbe fuori luogo un inno all'amante fine a se
stesso nel contesto di Oltre, insieme a canzoni come "Mille giorni" e
Tamburi Lontani...questo è stato il primo imput che ci ha portato a cercare
una nuova interpretazione
Poi abbiamo pensato un altro paio di cosette
Vediamo se riesco a spiegarmi:
Io per anni ho interpretato quella canzone come penso tutti, eppure qulacosa
non mi quadrava,
non mi quadravano troppi particolari
Primo: il "muschio vellutato" contro "l'umido fieno" ...la stessa cosa
(hemmm bollone rosso) ma due descrizioni opposte. Il muschio scuro, il fieno
giallo.
Claudio non mette mai queste cose a caso.
"La bocca che qualcuno comprò al banco dei fiori" richiama la stessa
immagine dellla penelope di navigando, dalla bocca rossa, gli occhi verdi e
i denti bianchi.
Secondo: il passaggio dal TU a LEI...certi passaggi non riuscivo a farli
filare
Terzo: Signora delle ore scure....chiaro. Ma Signora delle ore dure? Come
può una signora della notte essere "delle ore dure"? le ore dure sono quelle
di tutti i giorni.....la quotidianità, compagna di prigionia.
E ho cominciato a notare che alla signora delle ore dure si rivolge in terza
persona, come se non fosse lì....
Quarto: il risveglio accanto alla SDOS e l'idea di LEI "in lontananza"
Ce n'era abbastanza per avere dei dubbi. poi sono stata ad Agordo in vacanza
(paese di paola)
Alcune volte non capisci bene una cosa... poi arrivi in un posto, vedi un
qualcosa, e hai un'intuizione, una cosa di "pelle", una sensazione!! E
nessuno
te la toglie+!!:)
Ci entri dentro e senti di aver capito l'essenza!
Questa cosa sono le donne di lassù che amano paragonarsi ai loro alberi
forti (e lo fa anche Paola in Mamma Montanara "noi siamo forti come le
radici magre degli abeti") e soprattutto il modo che hanno di far essiccare
l'erba falciata fino a farla divenire fieno. La sistemano sotto gli alberi e
la lasciano lì ad ingiallire.
Subito ho pensato a "non ti ho detto che profumi di erba falciata" poi ho
pensato a "sulle sue gambe rami forti e umido fieno" (oltretutto il fieno
sistemato tra due alberi vicini dà proprio quell'idea lì...ari bollone)
E sono stata sicura che Claudio non avrbbe potuto descrivere a quel modo
un'altra donna. opposta a lei oltretutto.
Se siete arrivati fino a qui vi meritate un piccolo monumento...aspettiamo
killer a casa :)))
Baci
Giada & Mirko
---------------------------------------------------------------
Poi, però, dopo un'illuminante analisi da parte di Tata (che, ahimè, devo
aver perso) e dopo un'altrettanto attenta lettura dei gusci di Oltre, c'è
una revisione:
Dal guscio:
"Cucaio pensa a una casa in alto, magari avere una sedia sopra tutti il
resto
e lui sentinella a vegliare con la sua lancia sul sonno degli uomini e della
sua donna.
Cucaio è più vecchio
ha dormito qualche anno in più.
Quando lei si sveglierà
smetterà per un po' di attendere
intanto la spia per tenerla con lui
prima ancora che lei,
il suo animaletto,
ci sia.
Il corpo placato pieno di ombre
sottratto al mattino.
Lentezza antica nell'aria paziente,
porosa buccia d'arancia.
Sfumata nel buio che le attraversa i capelli,
mare di alghe.
Adolescente amazzonica peluria nel solco della nuca,
sulla morbida curva del sedere.
La schiena che le tiene l'anima
stretta al sicuro,
le braccia colme di seno,
le narici che dio le benedica
è da lì che prende la vita
guance di pane caldo ancora
nel forno della notte.
Ho lasciato la luce accesa!
L'ho scordata, pensa Cucaio.
No, è solo il sole.
E solo di sole poter vivere
e di quella bocca comprata al banco dei fiori
di quel cuore fresco di cantina
di quelle gambe rami forti umido fieno
del suo corpo rubato ai pittori.
Di quegli occhi olive dolci mandorle anare.
Misteri oltre le ciglia.
Una donna che dorme
è una bambina e ha negli occhi chiusi
la purezza dell'impossibile.
Se un giorno Cucaio sapesse lasciarla
l'amerebbe ancora di più.
Perché lei non sia mai
un ostaggio consegnato a questo tempo di passaggio.
Mai un tatuaggio a far fiero
il suo selvaggio petto.
E intanto restando la lascia
nascosto dietro a cespugli di pensieri
muri di parole taciute."
Era tutti lì, scritto, chiaro.
Ed ancora una volta ritorna il solito
tormentone di Oltre:
"lasciarla per amarla di più".
E, anche dove persino noi vedevamo un'amante,
ancora una volta si rivela sempre Domani,
l'unica donna del Viaggiatore.
Tata?!?!?
Dove lo vuoi il monumento?
Complimenti ammirati!! ;o))))
Mirko e Giada (convertiti)