Alberta
2005-08-22 10:58:20 UTC
Ho trovato in rete una straordinaria testimonianza diretta di Mia
Martini riguardo alla genesi di Stelle di stelle ed al suo significato
mi sono commossa infinitamente, leggendo queste sue parole.
Ciao a tutti:-)
Alberta
http://astrocultura.uai.it/astroarte/musica/miauniverso.htm
Nel 1990 realizza un importante duetto con Claudio Baglioni 'Stelle di
stelle', quasi un proseguo del brano 'Stelle', a giudicare dalla sua
chiave di lettura:
" Secondo me "Stelle di stelle" è uno dei brani più belli mai
realizzati. E' nato da una idea di Claudio, mi ha chiamato e mi ha chiesto
se
ero disponibile a cantare un pezzo insieme a lui nel disco. Mentre prima
dovevamo cantare le stesse parole, improvvisamente,con l'aggiunta di un
testo, la mia è diventata come una specie di voce della coscienza. Con
il mio intervento, il pessimismo dell'artista che fa questo cammino
all'indietro e poi smette di brillare e sparisce dalle scene, viene un
attimino illuminato da un po' di speranza. E allora io gli dico queste
cose che cercano di risollevare il suo pessimismo: 'ma può il cielo finire
qui, può il mare finire prima dell'orizzonte ' Gli offro questa
speranza che poi in fondo è la forza che vuole ricevere un artista per
riuscire ad andare avanti, perché è molto difficoltosa la strada da
percorrere".
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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Martini riguardo alla genesi di Stelle di stelle ed al suo significato
mi sono commossa infinitamente, leggendo queste sue parole.
Ciao a tutti:-)
Alberta
http://astrocultura.uai.it/astroarte/musica/miauniverso.htm
Nel 1990 realizza un importante duetto con Claudio Baglioni 'Stelle di
stelle', quasi un proseguo del brano 'Stelle', a giudicare dalla sua
chiave di lettura:
" Secondo me "Stelle di stelle" è uno dei brani più belli mai
realizzati. E' nato da una idea di Claudio, mi ha chiamato e mi ha chiesto
se
ero disponibile a cantare un pezzo insieme a lui nel disco. Mentre prima
dovevamo cantare le stesse parole, improvvisamente,con l'aggiunta di un
testo, la mia è diventata come una specie di voce della coscienza. Con
il mio intervento, il pessimismo dell'artista che fa questo cammino
all'indietro e poi smette di brillare e sparisce dalle scene, viene un
attimino illuminato da un po' di speranza. E allora io gli dico queste
cose che cercano di risollevare il suo pessimismo: 'ma può il cielo finire
qui, può il mare finire prima dell'orizzonte ' Gli offro questa
speranza che poi in fondo è la forza che vuole ricevere un artista per
riuscire ad andare avanti, perché è molto difficoltosa la strada da
percorrere".
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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/