Discussione:
La presentazione di "La vita è adesso" nella collana del Corriere ... mah ...
(troppo vecchio per rispondere)
Alberta
2007-12-02 12:43:16 UTC
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La scorsa settimana avevo espresso un giudizio molto positivo sulla -
in effetti interessantissima - presentazione di "Strada facendo" nella
collana di ristampe del Corriere (la mia fonte circa questi scritti
introduttivi, ora come allora, è sempre data dal sito di Giospecial
http://www.ombredinuvole.tk/ , dato che io queste ristampe non le sto
comprando, avendo già tutti i dischi da studio di Claudio) ... ed il
giudizio molto positivo non derivava solo dagli inediti retroscena
relativi alla "strana coppia" Baglioni/Westley, ma anche alle
citazioni (si dava a Cesare quel che era di Cesare, da parte di CB e
del suo staff, dopo troppi anni di silenzio totale) concernenti Paola
Massari come stabile compagna di lavoro del marito ...

... beh, mi sa che io mi debba rimangiare una parte degli elogi,
essendo lo staff di CB prontamente tornato all'antico oblìo proprio in
relazione alle due opere dove più corposo - e maggiormente esplicitato
nei credits - fu l'apporto dato da Paola all'opera di Claudio. Non il
benchè minimo accenno, nè per "La vita è adesso" ("composto con Paola
Massari", come da retro-copertina) e neppure per "Assolo" (che "nasce
da un'idea di Paola Massari, Pasquale Minieri e Claudio Baglioni",
come da booklet interno) ... vabbè, un'ottima occasione perduta ...

Ciao a tutti
Alberta

-------------------------------------------------
Allegato Corriere del 01.12.07

LA VITA E'ADESSO (IL SOGNO E'SEMPRE)

Sebbene il titolo sia così centrato che, ancora oggi (a distanza di
ventidue anni dall'uscita del disco), l'espressione - sia pure in
versione anglosassone - anima la fortunata campagna pubblicitaria di
uno dei più noti marchi di telefonia, l'album che RCS presenta questa
settimana avrebbe dovuto chiamarsi in tutt'altro modo. Il titolo
originale, infatti, era "Un bar sulla città", in omaggio a uno dei più
noti locali della capitale: lo "Zodiaco", un bar che svetta sulla
collina di Monte Mario e dal quale si può godere un panorama
mozzafiato della Città Eterna. Fu proprio ad uno dei tavolini dello
"Zodiaco", infatti, che Baglioni scrisse praticamente tutti i testi
dei dieci brani di quello che resta uno dei suoi album più amati e
fortunati. "La vita è adesso", infatti, rimase in classifica per più
di un anno (56 settimane); anno nel quale vendette oltre un milione
emezzo di copie. Ma le curiosità non si esauriscono qui. Il bellissimo
panorama di Roma visibile all'interno della copertina, ad esempio, non
è quello che si può ammirare dallo "Zodiaco". Lo scatto (opera di Tony
Thorimbert, ritrattista, fotografo di moda, reporter e art director
tra i più quotati a livello internazionale) venne, in realtà, preso
dal roof garden dell'Hotel Cavalieri Hilton, che, in linea d'aria,
dista poche decine di metri dallo "Zodiaco". Un'immagine straordinaria
in un unico scatto (diviso in tre parti per esigenze di
confezionamento del disco) che - ricorda Baglioni - "malgrado
l'apparente semplicità, necessitò di lunghissimi tempi di posa, in
attesa della luce giusta".
L'osservazione dall'alto dell'universo visibile dal "bar sulla città",
non fornì, però, ispirazione per le storie narrate nell'album. Fu,
piuttosto, lo scenario che suggerì l'idea di un'umanità simile ad
un'orchestra, nella quale nessuna individualità prevale sulle altre:
ogni storia si equivale per valore, dignità e significato ed equilibri
e squilibri, in qualche modo, finiscono col compensarsi. Anche "La
vita è adesso", come già era accaduto per "Strada facendo" (e come
accadrà poi per tutti gli album che seguiranno), ha un sottotitolo:
"il sogno è sempre". Ed è proprio il tema del doppio binario vita/
sogno, realtà/irrealtà il filo conduttore che accompagna parole e
musica nella riflessione intorno a questo "carpe diem" universale al
quale il titolo dell'album fa riferimento.
"La vita è adesso" fu un album molto atteso. Non solo perchè giungeva
a distanza di quattro lunghi anni dal precedente, ma anche perchè
pochi mesi prima "Questo piccolo grande amore" era stata votata
"Canzone del Secolo" e il suo autore (per la prima volta con i capelli
corti!)l'aveva riproposta dal palcoscenico del Festival di San Remo,
in una trascinante versione live che aveva fatto scalpore (non bisogna
dimenticare che stiamo parlando dell'epoca d'oro del "full playback"
televisivo). L'apparizione tv contribuì a rendere ancora più caldo il
clima dell'attesa, tanto che, quando (agli inizi dell'estate 1985)
finalmente il disco uscì, molti negozi esponevano cartelli con la
scritta:"IL NUOVO DISCO DI BAGLIONI E' ARRIVATO".
L'album ebbe una vita così lunga e fortunata da generare addirittura
due giri di concerti, entrambi ambientati nei grandi stadi. Due tour,
uniti da un clamoroso successo di pubblico, ma profondamente diversi
tra loro. Mentre, infatti, "Notti di note" (questo il nome del primo
tour, ispirato dal pezzo più aperto ed etereo dell'album) era basato
su una struttura ideativa più tradizionale, con Baglioni accompagnato
dalla sua band, "Assolo" era (e ancora oggi resta) un progetto
decisamente rivoluzionario, probabilmente unico nel suo genere, anche
a livello internazionale. In questo seconodo, sorprendente tour,
infatti, il musicista romano si esibiva da solo, suonando
contemporanemente più strumenti. Il tutto grazie alle opportunità
offerte da un sistema, decisamente innovativo per quegli anni:
l'interfaccia MIDI ("Musical Instrument Digital Interface"), un
protocollo digitale che, per la prima volta, consentiva di collegare
tra loro più strumenti e di suonare e controllare, con un unico
"master" - tastiera o chitarra che fosse - una serie di strumenti in
"rete" e memorizzare sequenze su computer. Anima ideativa di questo
progetto, oltre naturalmente allo stesso Baglioni, quel Pasquale
Minieri (musicista, produttore, ingegnere del suono, esperto di nuove
tecnologie) che, per tutti gli anni Novanta, sarà uno dei più stretti
e creativi collaboratori di Baglioni. Lo straordinario favore con cui
"La vita è adesso" venne accolto, colse di sorpresa il suo stesso
autore. Al termine della lavorazione, infatti, Baglioni temeva di aver
dato vita ad un album troppo complesso e di non facile assimilazione.
Preoccupazione probabilmente derivata dall'imponente lavoro di
costruzione che il disco aveva richiesto, oltre al fatto che, per la
prima volta, la "parola cantata" sembrava aver acquisito un ruolo
predominante rispetto alle melodie. In effetti, non solo "La vita è
adesso" è uno dei dischi più densi di parole dell'intera produzione
del musicista, ma nessun brano ospita nemmeno una riga di testo
ripetuta. Per una precisa esigenza creativa, salta, così, la forma
tradizionale della canzone, che di solito prevede un "ritornello"
ricorrente, e la strttura dei brani diviene, inevitabilmente,
asimmetrica e più difficile da "memorizzare". Assenza di ripetizioni,
ricchezza, complessità e lunghezza dei testi, costrinsero, inoltre,
Baglioni a intervenire su molte delle melodie (tra gli esempi: "Tutto
il calcio minuto per minuto", "Uomini persi", "Amori in corso"),
modificandole e, spesso, arricchendole di nuove note/sillabe e
cadenze. In qualche caso ("E adesso la pubblicità") si rese,
addirittura necessario un lavoro di "asciugatura", per evitare che il
pezzo risultasse eccessivamente articolato e complesso. Quel lavoro di
costruzione e ricostruzione degli "spunti" melodici che era stato
avviato con "Strada facendo", diviene, qui, sistematico, al punto che
si può dire che "La vita è aesso" è il primo album di Baglioni per il
quale il termine "composizione" può essere praticamente assunto nella
sua accezione letterale. Ancor più che per "Strada facendo", colpisce
che - a dispetto del lento, minuzioso e accuratissimo lavoro di
costruzione e arricchimento delle intuizioni melodiche (quasi tutte
raccolte nella casa romana del "Nuovo Salario"), della lunghezza di
molte frasi, della complessità di certe soluzioni armoniche o del
tradizionale gioco di di modulazioni e cambi di tonalità - le melodie
riescono a fare ugualmente centro al primo ascolto. Ancora una volta,
quindi, il risultato finale appare fresco, leggero e immediato e
perfettamente in grado di nascondere il grande lavoro di tessitura che
lo ha prodotto. Ne esce fuori un album ancora più ricco di idee, più
"grasso" e "polposo" di "Strada facendo", anche se non mancano alcuni
apparentamenti musicali con l'album precedente, sia dal punto di vista
del gusto per certe "asimmetrie" nella struttura dei brani ("Strada
facendo"/"L'amico e domani"), sia per talune soluzioni compositive
(come il ricorso al "pedale armonico"; "I vecchi/"Uomini persi") o per
la scelta di certe sonorità e la scrittura di alcuni arrangiamenti.

Dopo l'esperienza, indubbiamente intensa ma a tratti complessa, con
l'inglese Geoff Westley, per gli arrangiamenti e la realizzazione
Baglioni si affida al bolognese Celso Valli (compositore,
arrangiatore, direttore d'orchestra tra i più apprezzati del panorama
italiano, che diventerà prezioso punto di riferimento per molti grandi
artisti: Bocelli, celentano, Pausini, Ramazzotti, Rossi, ecc). Di
valli, Baglioni apprezzava in modo particolar e la qualità della
scrittura e la "pulizia" delle idee realizzative; mentre al musicista
bolognese erano piaciuti molti "mood" e sonorità dell'album "Strada
facendo". Sintesi ideale, visto che l'assunto progettuale era quello
di riprendere il "testimone" musicale nel punto nel quale la coppia
Baglioni-Westley l'aveva lasciato e portato il più avanti possibile,
cercando, naturalmente, non solo di interpretare la voce del diapason
intorno al quale il mondo pop allora gravitava, ma di anticipare
alcune delle linee espressive verso le quali la musica popolare
internazionale si sarebbe indirizzata negli anni successivi.
Ascoltando "La vita è adesso" ci si rende subito conto che entrambi
gli obiettivi vennero centrati in pieno. Dopo un brevissimo periodo
(una settimana di "pre-produzione" presso gli studi Fonoprinti di
Bologna, la base operativa venne ancora una volta stabilita in
Inghilterra, presso gli stessi studi ("The Manor", nell'Oxfordshire e
"Tom House" a Londra) che avevano visto nascere "Strada facendo".
Registrato e mixato da Owen Davies, l'album sarebbe poi stato
trasferito su disco da Ian Cooper ( che aveva curato anche il transfer
del disco precedente). Ancora una volta il cast di musicisti fu di
livello internazionale, con alcuni ritorni di prestigio (come Phil
Palmer, pal Keogh e Ray Russell alle chitarre, Pete VAn Hooke e Stuart
Elliot alla batteria, Frank Ricotti alle percussioni), ma anche molte
interessantissime "new entry"; Mo Foster e felix Krish al basso, Brett
Morgan alla batteria, Trevor Bastow e Jess Bailey al piano, Derek
Austen e Nick Glennie Smith alle tastiere, il grande Hans Zimmer
(compositore tedesco: un Oscar 1995 per "Il Re Leone" e due
"nomination": "Rain man" - 1988 - e "Il gladiatore" - 2000 - che gli
valse anche un "Golden Globe") e Steve Rance al "mitico" Fairlight
(considerato il primo "campionatore digitale"; progettao in Australia
alla fine degli anni settanta, consentiva di memorizzare, modificare,
miscelare e suonare i timbri degli strumenti acustici tradizionali). I
bellissimi archi di "Uomini persi", "Tutto il calcio minuto per
minuto" e "Amori in corso", scritti da Celso valli e affidati alla
potente e inconfondibile voce della London Symphony Orchestra vennero
diretti da Carl davis (compositore e direttore d'orchestra, americano
di nascita, ma inglese di adozione, specialiuzzato in colonne sonore e
musica per la televisione, che ha tra l'altro collaborato con Paul
McCartney per l'orchestrazione dei suoi lavori sinfonici) e registrati
nel leggendario studio 1 di Abbey Road. Studio passato alla storia del
pop ( e del costume) per essere stato per anni la "casa" sonora dei
Beatles. Inutile dire che, durante le registrazioni, neanche Baglioni
perse l'occasione per una foto ricordo sulle strisce pedonali
immortalate sulla copertina dell'ultima fatica discografica dei "Fab
Four". Come spesso era accaduto in passato (uno degli esempi più
clamorosi era stata la title track di "E tu come stai?"), il brano
"simbolo" del disco, quello che avrebbe dato titolo e senso all'intero
progetto, venne registrato per ultimo e quasi "fuori tempo massimo";
"cotto e mangiato" all'ultimo istante. Ciò che, invece, pochissimi
sanno e che la prima uscita in pubblico di "La vita è adesso" (a
Montecatini, come sigla della trasmissione televisiva "Serata d'onore"
condotta su RaiUno da Pippo Baudo) avvenne sotto la direzone di uno
dei dei più grandi musicisti e direttori d'orchestra contemporanei: il
grande Lorin Maazel (incredibile talento naturale che, a soli undici
anni, diresse la NBC Orchestra su invito del grandissimo Arturo
Toscanini, il quale, dopo aver ascoltato il giovane Maazel, pare abbia
detto: "God bless you"). Ma quello di Maazel non è l'unica firma
prestigiosa legata al debutto de "La vita è adesso", dato che il
videoclip della title-track porta la firma di un grande regista e
sceneggiatore italiano: quel Gabriele Salvatores che, quattro anni
prima (1991), con il suo "Mediterraneo", aveva conquistato l'Oscar per
il miglior film straniero.
cix
2007-12-03 20:28:56 UTC
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Post by Alberta
La scorsa settimana avevo espresso un giudizio molto positivo sulla -
in effetti interessantissima - presentazione di "Strada facendo"
ed il
Post by Alberta
giudizio molto positivo non derivava solo dagli inediti retroscena
relativi alla "strana coppia" Baglioni/Westley, ma anche alle
citazioni (si dava a Cesare quel che era di Cesare, da parte di CB e
del suo staff, dopo troppi anni di silenzio totale) concernenti Paola
Massari come stabile compagna di lavoro del marito ...
... beh, mi sa che io mi debba rimangiare una parte degli elogi,
essendo lo staff di CB prontamente tornato all'antico oblìo proprio in
relazione alle due opere dove più corposo - e maggiormente esplicitato
nei credits - fu l'apporto dato da Paola all'opera di Claudio. Non il
benchè minimo accenno, nè per "La vita è adesso" ("composto con Paola
Massari", come da retro-copertina) e neppure per "Assolo" (che "nasce
da un'idea di Paola Massari, Pasquale Minieri e Claudio Baglioni",
come da booklet interno) ... vabbè, un'ottima occasione perduta ...
L'ennesima. La cosa triste è che i collaboratori di CB e lui stesso,
ultimamente stanno perdendo un sacco di occasioni, la Rota parla e
rilascia interviste su argomenti che avrebbe fatto molto meglio (anche
per la sua faccia, reputazione e dignità, ma temo siano cose che non le
interessino) a lasciare nel dimenticatorio, sia se si fosse trattato di
verità assolute che di balle spaziali (come sono convinta siano), ma
come dice Giada la classe non si compra all'iper, nè (IMO tantomeno) in
boutique.
Temo che tra i collaboratori attuali di CB sia da un bel po' di tempo in
voga l'hobby preferito da certi italiani; il leccaggio dei culi altrui.
Se poi per leccare meglio si deve rimuovere dai ricordi una persona
importante come è stata Paola meglio per questi soggetti, perchè
ricordare Paola e la sua bravura (faceva di tutto per CB e sempre ad
alto livello) finirebbe solo per mettere in ulteriore evidente risalto
la loro incapacità: sono metà di mille per fare quello che lei faceva da
sola e non riescono a fare bene come lei neppure una delle cose che
faceva...

E questo a NSdEE non piace, je ce rode, lo sappiamo, e io credo non roda
solo a lei :))))

Mi è anche pasata la voglia di leggere e commentare il novello
capolavoro per i CdS

Vabbè, visto che Paola in pubblico non lo dice (e in pvt non so) lo
posso dire io?
Andatevelo a prendere nel beeep :))))))

Ciao!
Bacix :)
Rimmel
2007-12-07 10:14:59 UTC
Permalink
Post by cix
L'ennesima. La cosa triste è che i collaboratori di CB e lui stesso,
ultimamente stanno perdendo un sacco di occasioni, la Rota parla e
rilascia interviste su argomenti che avrebbe fatto molto meglio (anche per
la sua faccia, reputazione e dignità, ma temo siano cose che non le
interessino)
Vabbè cix...la reputazione non l'ha mai avuta, la faccia l'ha persa tra un
botox e un lifting e per quanto riguarda la dignità non mi pronuncio :PPP
Post by cix
E questo a NSdEE non piace, je ce rode, lo sappiamo, e io credo non roda
solo a lei :))))
A no rode a parecchi.
Ho come l'impressione che solo pronunciare quel nome possa provocare scene
tipo Dracula con l'aglio :PPP
Infatti sarei curiosa di avere notizie sulla sorte di colui che ha osato
nominarla durante ilr aduno di Firenze
cix
2007-12-07 10:43:03 UTC
Permalink
Post by Rimmel
Post by cix
L'ennesima. La cosa triste è che i collaboratori di CB e lui stesso,
ultimamente stanno perdendo un sacco di occasioni, la Rota parla e
rilascia interviste su argomenti che avrebbe fatto molto meglio (anche per
la sua faccia, reputazione e dignità, ma temo siano cose che non le
interessino)
Vabbè cix...la reputazione non l'ha mai avuta, la faccia l'ha persa tra un
botox e un lifting e per quanto riguarda la dignità non mi pronuncio :PPP
Quella è stata definitivamnente compromessa con l'intervista a Malta :(
Post by Rimmel
Post by cix
E questo a NSdEE non piace, je ce rode, lo sappiamo, e io credo non roda
solo a lei :))))
A no rode a parecchi.
Ho come l'impressione che solo pronunciare quel nome possa provocare scene
tipo Dracula con l'aglio :PPP
ROTFL ce li vedo però eh, uno per l'altro il look da vampiri ce l'hanno
:))))
Post by Rimmel
Infatti sarei curiosa di avere notizie sulla sorte di colui che ha osato
nominarla durante ilr aduno di Firenze
Se ti ricordi nome e cognome fai una sgooglata :)))

Oppure se ti ricordi la città di provenienza controlla gli annunci
funebri :)))))

Bacix :)
Rimmel
2007-12-07 13:22:54 UTC
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Post by cix
Post by Rimmel
Vabbè cix...la reputazione non l'ha mai avuta, la faccia l'ha persa tra
un botox e un lifting e per quanto riguarda la dignità non mi pronuncio
:PPP
Quella è stata definitivamnente compromessa con l'intervista a Malta :(
ROTFL quello è stato il colpo di grazia :P
Post by cix
Post by Rimmel
Ho come l'impressione che solo pronunciare quel nome possa provocare
scene tipo Dracula con l'aglio :PPP
ROTFL ce li vedo però eh, uno per l'altro il look da vampiri ce l'hanno
Mica l'ho detto epr dire :PPP
Post by cix
Se ti ricordi nome e cognome fai una sgooglata :)))
Oppure se ti ricordi la città di provenienza controlla gli annunci funebri
:)))))
Sarebbe inutile...quelli finiti nei piloni di cemento non finiscono negli
annunci funebri di solito :PPP
cix
2007-12-07 13:42:57 UTC
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Post by Rimmel
Post by cix
Post by Rimmel
Vabbè cix...la reputazione non l'ha mai avuta, la faccia l'ha persa tra
un botox e un lifting e per quanto riguarda la dignità non mi pronuncio
:PPP
Quella è stata definitivamnente compromessa con l'intervista a Malta :(
ROTFL quello è stato il colpo di grazia :P
ihihih, appunto :)))
Post by Rimmel
Post by cix
Post by Rimmel
Ho come l'impressione che solo pronunciare quel nome possa provocare
scene tipo Dracula con l'aglio :PPP
ROTFL ce li vedo però eh, uno per l'altro il look da vampiri ce l'hanno
Mica l'ho detto epr dire :PPP
Eh, lo so :))))
Post by Rimmel
Post by cix
Se ti ricordi nome e cognome fai una sgooglata :)))
Oppure se ti ricordi la città di provenienza controlla gli annunci funebri
:)))))
Sarebbe inutile...quelli finiti nei piloni di cemento non finiscono negli
annunci funebri di solito :PPP
ROTFL allora sapremo dove cercarci in caso di nostra (mia o tua)
scomparsa :)

Bacix :)
Rimmel
2007-12-08 14:37:41 UTC
Permalink
ROTFL allora sapremo dove cercarci in caso di nostra (mia o tua) scomparsa
:)
Lasciamo due rughe nel caso probabile dovessimo sparire insieme :PPP
Rimmel
2007-12-08 15:02:25 UTC
Permalink
Post by Rimmel
Post by cix
ROTFL allora sapremo dove cercarci in caso di nostra (mia o tua)
scomparsa :)
Lasciamo due rughe nel caso probabile dovessimo sparire insieme :PPP
ROTFL volevo dire righe :PP
cix
2007-12-08 17:31:29 UTC
Permalink
Post by Rimmel
Post by Rimmel
Post by cix
ROTFL allora sapremo dove cercarci in caso di nostra (mia o tua)
scomparsa :)
Lasciamo due rughe nel caso probabile dovessimo sparire insieme :PPP
ROTFL volevo dire righe :PP
ihihih, però non era poi tanto fuori tema!

Cix :)

cix
2007-12-08 17:30:52 UTC
Permalink
Post by Rimmel
ROTFL allora sapremo dove cercarci in caso di nostra (mia o tua) scomparsa
:)
Lasciamo due rughe nel caso probabile dovessimo sparire insieme :PPP
Due rughe???? Guarda che le cancellano col botox :)))))

ROTFL
Bacix :)
Max D'Orso
2007-12-04 09:34:33 UTC
Permalink
"Alberta" <***@yahoo.it> ha scritto nel messaggio:

-------------------------------------------------
Post by Alberta
Allegato Corriere del 01.12.07
LA VITA E'ADESSO (IL SOGNO E'SEMPRE)
(...) Ne esce fuori un album ancora più ricco di idee, più
"grasso" e "polposo" di "Strada facendo", anche se non mancano alcuni
apparentamenti musicali con l'album precedente, sia dal punto di vista
del gusto per certe "asimmetrie" nella struttura dei brani ("Strada
facendo"/"L'amico e domani"), sia per talune soluzioni compositive
(come il ricorso al "pedale armonico"; "I vecchi/"Uomini persi") o per
la scelta di certe sonorità e la scrittura di alcuni arrangiamenti.
Ci aggiungo pure "Fotografie/E adesso la pubblicità" e anche "Via/Andiamo a
casa";
in entrambi i casi ho trovato delle analogie, seppur squisitamente musicali.
Tra l'altro, ancora "Fotografie" - tranne una leggera differenza nei BPM -
somiglia molto, in sound, a "Con il nastro rosa" di Lucio...
Post by Alberta
Ma quello di Maazel non è l'unica firma
prestigiosa legata al debutto de "La vita è adesso", dato che il
videoclip della title-track porta la firma di un grande regista e
sceneggiatore italiano: quel Gabriele Salvatores che, quattro anni
prima (1991), con il suo "Mediterraneo", aveva conquistato l'Oscar per
il miglior film straniero.
Ma... fatemi capire: LAVITEADESSO è del 1985?
Com'è possibile che 5 anni prima Salvatores conquistò l'Oscar per un film
del 1991?
Confusione! ; )
Da qualche parte ho anche letto che l'autore del Videoclip era Tornatore!
Ciao a tutti!

Max D'Orso
cix
2007-12-04 12:52:15 UTC
Permalink
Post by Max D'Orso
Post by Alberta
Ma quello di Maazel non è l'unica firma
prestigiosa legata al debutto de "La vita è adesso", dato che il
videoclip della title-track porta la firma di un grande regista e
sceneggiatore italiano: quel Gabriele Salvatores che, quattro anni
prima (1991), con il suo "Mediterraneo", aveva conquistato l'Oscar per
il miglior film straniero.
Ma... fatemi capire: LAVITEADESSO è del 1985?
Si :)
Post by Max D'Orso
Com'è possibile che 5 anni prima Salvatores conquistò l'Oscar per un film
del 1991?
ROTFL, pranochiaroveggenza? :)
Post by Max D'Orso
Confusione! ; )
Come al solito :)
Post by Max D'Orso
Da qualche parte ho anche letto che l'autore del Videoclip era Tornatore!
Vabbè, che vuoi che sia, o salva o torna, con una "s" finale oppure no è
sempre un regista, sempre italiano e sempre oscarista, che importa in
quale anno e con quale film?

In fondo il Nuovo Cinema Paradiso si trova(va) nel mediterraneo no? :))))

Si vede che la Venegoni fa proseliti...

Scusa Max, ma non posso resistere a queste cose :))))

Bacix :)
Alberta
2007-12-04 13:15:38 UTC
Permalink
Post by cix
Post by Max D'Orso
Post by Alberta
Ma quello di Maazel non è l'unica firma
prestigiosa legata al debutto de "La vita è adesso", dato che il
videoclip della title-track porta la firma di un grande regista e
sceneggiatore italiano: quel Gabriele Salvatores che, quattro anni
prima (1991), con il suo "Mediterraneo", aveva conquistato l'Oscar per
il miglior film straniero.
Ma... fatemi capire: LAVITEADESSO è del 1985?
Si :)
Post by Max D'Orso
Com'è possibile che 5 anni prima Salvatores conquistò l'Oscar per un film
del 1991?
ROTFL, pranochiaroveggenza? :)
Post by Max D'Orso
Confusione! ; )
Come al solito :)
Post by Max D'Orso
Da qualche parte ho anche letto che l'autore del Videoclip era Tornatore!
Vabbè, che vuoi che sia, o salva o torna, con una "s" finale oppure no è
sempre un regista, sempre italiano e sempre oscarista, che importa in
quale anno e con quale film?
In fondo il Nuovo Cinema Paradiso si trova(va) nel mediterraneo no? :))))
Si vede che la Venegoni fa proseliti...
Scusa Max, ma non posso resistere a queste cose :))))
Bacix :)
Scusate il mio inesistente quoting, ma siete irresistibili nel mettere il
dito nella piaga dell'usuale sciatteria che ormai da tempo connota
l'ineffabile staff baglioniano, e non mi andava di tagliarvi, neppure in
minima parte ...

Consiglierei a chi di dovere di studiarsi l'ottimo scritto di questo fan,
documentatissimo sul tema del rapporto fra l'arte di CB e la cinematografia)
... bastava che facessero un copiaincolla, sono sicura che Finazio non se la
sarebbe presa ... :-)

"(...) nel 1985 il videoclip di "La Vita E' Adesso" (girato per fungere da
sigla iniziale allo show di Baudo "Serata D'Onore") è diretto da Gabriele
Salvatores, che dopo pochi anni vincerà un premio Oscar col film
"Mediterraneo" (...)".

http://finazio.blogspot.com/2007/02/ciak-si-canta.html

"venerdì 9 febbraio 2007
ciak si canta

Cinema e musica sono due arti ben distinte che si intrecciano continuamente,
ma mentre è assai frequente che la musica si insinui nel cinema diventandone
addirittura fondamento irrinunciabile (basti pensare quanti film, e non solo
musicali, sono ricordati soprattutto per la colonna sonora) è molto più raro
che il cinema diventi motivo di ispirazione per opere musicali autonome. Mi
tornano in mente "Hollywood Hollywood", concept album di Roberto Vecchioni
interamente dedicato alla settima arte, ed una manciata di canzoni dedicate
a singoli personaggi come "Anna Verrà" e "Nannarè", rispettivamente di Pino
Daniele e Gianni Togni (entrambe dedicate ad Anna Magnani), "Fellini" di
Antonello Venditti, "Marilyn" di Riccardo Cocciante e poche altre.
All'interno del panorama della musica italiana, l'artista che più di tutti
si è lasciato trasportare dal fantastico mondo della celluloide è
sicuramente Claudio Baglioni. Da sempre appassionato di cinema, Baglioni fin
dai primi dischi ha sempre cercato di utilizzare uno stile letterario, nella
stesura dei suoi testi, che richiamasse il linguaggio cinematografico.
Dialoghi drammaturgici (vedi il parlato all'inizio di "Se Casomai"), rumori
di fondo (la composizione del numero telefonico di "Notte Di Natale") sono
solo la punta dell'iceberg, il cinematografismo (perdonate il brutto
termine) di Baglioni è nella concezione stessa dei testi. La grande forza
evocatrice delle parole delle sue canzoni trova una spiegazione proprio
nella apparente semplicità e schematismo dei versi. Da sempre Baglioni ha
raccontato storie di vita comune adottando un linguaggio strettamente
imparentato con quello cinematografico che ha trovato la sua massima
espressione nei due concept-album quasi musical "Questo Piccolo Grande
Amore" e "Gira Che Ti Rigira Amore Bello", album che potrebbero essere
trasposti in opera filmica senza dover subire modifiche di sorta. Ma anche
in album che sono semplicemente raccolte di canzoni e non opere concept si
avverte nel linguaggio un descrittivismo a volte esasperato che si fa
insostituibile mezzo per narrare sentimenti: canzoni come "Signori Si
Chiude", "Quei Due" o "Ancora La Pioggia Cadrà" apparentemente sono solo
descrizioni di gesti, movimenti, sguardi, eppure comunicano emozioni, paure,
angosce con una efficacia senza eguali. Tutta la passione che Baglioni nutre
per il cinema esplode però in "Io Sono Qui", album strutturato come un vero
e proprio film in quattro parti i cui intermezzi introduttivi dei brani sono
scritti secondo il vero linguaggio adoperato per la stesura delle
sceneggiature. Linguaggio del quale Baglioni è diventato padrone anche
perchè è stato sposato con Paola Massari, che aveva nel curriculum un
diploma di segretaria di edizione cinematografica.
Nel cinema vero e proprio Baglioni ha avuto piccole esperienze, non tutte
insignificanti. Il suo primo vero importante appuntamento discografico è
stato la realizzazione della colonna sonora del film "Fratello Sole Sorella
Luna". Baglioni all'epoca era impegnato nella lavorazione di "Questo Piccolo
Grande Amore" ed accettò di cantare le canzoni del film (scritte dal
musicista Riz Ortolani) quasi di malavoglia. Per lui rappresentava una
sgradevole distrazione dal lavoro nel quale riponeva tutte le sue speranze
di musicista ma dovette capitolare di fronte alla pressante richiesta della
Rca che aveva un forte interesse a far aumentare la popolarità di un
cantante che era costato già molto in termini di investimenti ma che non
aveva ancora reso secondo le aspettative. Baglioni si appassionò man mano al
progetto e finì per apprezzare le composizioni realizzate da Ortolani. Della
colonna sonora facevano parte anche brani di Donovan (all'epoca uno dei
cantanti anglosassoni più popolari), tra l'altro i preferiti da Baglioni, ma
questi ultimi vennero quasi tutti sacrificati in fase di montaggio. Ma non è
questa l'unica esperienza puramente cinematografica di Baglioni: nello
stesso periodo compose il brano "In Viaggio" per il film-tv (per la verità
all'epoca si chiamavano originali televisivi, per distinguerli dai romanzi
sceneggiati che erano trasposizioni di opere letterarie) "Indagine Sulla
Scomparsa Di Un Fisico Atomico", ispirato alla scomparsa del fisico Ettore
Majorana, e dal regista Leandro Castellani ottenne anche un breve ruolo come
attore (per la verità nulla più di una semplice comparsata) che resta finora
l'unica esperienza recitativa di Claudio Baglioni. La colonna sonora, tra
l'altro bellissima, del film era stata curata dai fratelli Guido & Maurizio
De Angelis (per intenderci quelli che con lo pseudonimo di Oliver Onions
hanno composto e cantato le canzoni popolari di Sandokan e Altrimenti Ci
Arrabbiamo) ed è forse in questa occasione che Baglioni stringe un rapporto
di amicizia con Guido De Angelis, che successivamente suonerà tutte le
chitarre dell'album "Gira Che Ti Rigira Amore Bello".
Altri brani di Claudio compaiono spesso in pellicole ambientate negli anni
Settanta (particolarmente toccante è l'inserimento strategico di "Questo
Piccolo Grande Amore" in una scena clou dell'opera di Marco Risi "Un Ragazzo
E Una Ragazza") ma il film nel quale le sue canzoni hanno quasi un ruolo da
protagonista è "Cominciò Tutto Per Caso" di Umberto Marino, nel quale Raul
Bova è un idraulico fans di Claudio Baglioni (la sua stanza è tappezzata di
poster del cantante) che vive una contrastata storia d'amore con una colf
filippina che condivide la sua stessa passione musicale.
La passione che Claudio Baglioni nutre per il cinema inoltre pare portare
molta fortuna a tutti gli operatori della settima arte che hanno avuto
l'occasione di lavorare per lui. Qualche esempio? Nel 1974 Vangelis si
occupa della produzione e degli arrangiamenti di "E Tu" e qualche anno dopo
vincerà un premio Oscar per la colonna sonora di "Momenti Di Gloria"; l'anno
dopo, nel 1975, Baglioni realizza "Sabato Pomeriggio" con la collaborazione
dell'arrangiatore, produttore e compositore Luis Enriquez Bacalov, che
vincerà anch'esso un Oscar, stavolta col film "Il Postino" di Massimo
Troisi; nel 1985 il videoclip di "La Vita E' Adesso" (girato per fungere da
sigla iniziale allo show di Baudo "Serata D'Onore") è diretto da Gabriele
Salvatores, che dopo pochi anni vincerà un premio Oscar col film
"Mediterraneo".
Altre brevi curiosità filmico-musicali:
- "Dov'è Dov'è" è introdotta dal recitato di Oreste Lionello, desiderato per
la canzone più per le sue qualità di doppiatore di Woody Allen che non per
richiamare atmosfere da Bagaglino;
- da "Ad Agordo E' Così": "stasera tutti al cinema sociale, settimana un pò
speciale, c'è la serie con Totò...";
- i film preferiti di Baglioni sono: "Harold & Maude", anche perchè vanta
una colonna sonora composta da Cat Stevens, uno dei suoi musicisti del
cuore, ed "Il Sorpasso" di Dino Risi, con un grandissimo Vittorio Gassman;
- nel film "Per Amare Ofelia" Renato Pozzetto imbandisce un romantico pic
nic per Giovanna Ralli nella ridente cornice di un cimitero ed aprendo un
thermos offre alla sua partner "melanzane alla Claudio Baglioni" (tuttora
resta ignota la ricetta);
- uno dei film più riusciti di Giovanni Bertolucci, fratello del grande
Bernardo, si intitola "Amori In Corso", e la citazione è più che evidente;
- Baglioni è l'unico personaggio che abbia danzato pubblicamente con Claudia
Cardinale sulle note della colonna sonora verdiana de "Il Gattopardo",
richiamando il celebre valzer del capolavoro di Visconti nel quale l'attrice
balla con Burt Lancaster. L'evento si è consumato nel corso della prima
puntata di "L'Ultimo Valzer";
- uno dei raduni Clab più emozionanti ha avuto luogo proprio nella culla del
cinema italiano, ossia Cinecittà, sfruttando le scenografie allestite per
vere produzioni cinematografiche, tra le quali quelle realizzate per "Gangs
Of New York" di Scorsese.
Finazio"





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