Discussione:
... ma come si fa con questo tempo? - breve riflessione
(troppo vecchio per rispondere)
isa
2006-01-05 13:43:48 UTC
Permalink
Ciao a tutti!

Dal primo ascolto di Tutti qui, mi ha colpito una frase...
"E per battere il mio tempo
l'ho dovuto vivere"
Il primo pensiero è andato ad un'altra celebre canzone, datata 1999
"E per battere il tempo come si fa?
Si può battere solo a tempo di musica" [Cuore d'aliante]

Qualche anno fa ci diceva che l'uomo (il Viaggiatore) non poteva fare poi
molto per combattere il tempo che passa... l'unico modo per vincerlo, per
trattenerlo era "batterlo a tempo di musica". Oggi ci dice un'altra cosa:
dobbiamo viverlo il tempo, il *nostro* tempo, perchè se è vero che passa e
non torna più (il tempo è una spirale, no?) l'unico modo che abbiamo per
cavalcarlo è viverlo. Vent'anni fa cantava "non lasciare andare un giorno",
e mi pare sia tornato un po' a quello spirito... a non soccombere, dobbiamo
fare in modo di essere noi ad usare il tempo e non a farci stritolare dal
suo ingranaggio.
Mi piace questa positività, questa voglia di vivere, questa "pace" che ha
ritrovato: forse ho perso qualcosa, io sono cambiato (come dice nel verso
successivo: "Mi ha rubato nel frattempo tutti quanti gli altri me") ma il
tempo non mi frega più...
Non vi pare un bel cambio di rotta?

baci
isa -si vede che sono in ferie eh?
Ivan
2006-01-05 21:14:56 UTC
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Post by isa
Dal primo ascolto di Tutti qui, mi ha colpito una frase...
"E per battere il mio tempo
l'ho dovuto vivere"
Il primo pensiero è andato ad un'altra celebre canzone, datata 1999
"E per battere il tempo come si fa?
Si può battere solo a tempo di musica" [Cuore d'aliante]
Già, credo che anche Claudio l'abbia scritto come riferimento a quel
concetto espresso in "Cuore di aliante".
Post by isa
Qualche anno fa ci diceva che l'uomo (il Viaggiatore) non poteva fare poi
molto per combattere il tempo che passa... l'unico modo per vincerlo, per
dobbiamo viverlo il tempo, il *nostro* tempo, perchè se è vero che passa e
non torna più (il tempo è una spirale, no?) l'unico modo che abbiamo per
cavalcarlo è viverlo. Vent'anni fa cantava "non lasciare andare un giorno",
e mi pare sia tornato un po' a quello spirito... a non soccombere, dobbiamo
fare in modo di essere noi ad usare il tempo e non a farci stritolare dal
suo ingranaggio.
Mi piace questa positività...
Io tutta questa positività non la vedo a dire il vero.
Ma è solo una mia impressione.
La interpreto più come "per battere il tempo a tempo di musica ho dovuto
dargli, ho dovuto sacrificare tutta la mia vita, ho dovuto sposare la musica
(la mia sola sposa) ed ho sacrificato, ho dovuto non vivere gli altri me (il
me padre, il me marito, il me amico, ecc.)".

Ma è solo una sensazione che mi dà.

ivan
Fausta
2006-01-06 09:23:26 UTC
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Anche per me c'è poco di positivo! Lui scrive che l'unico modo per battere
il tempo è batterlo a tempo di musica!!!! Veramente triste!!!!
Incredibile ma vero! Per una volta sono daccordo con Ibban!!!! Un evento
raro!!!! eh eh eh!!!!
Baci & abbracci
Fausta (che fra pochi giorni vi abbandona e torna alla sua Roma)
Post by Ivan
Io tutta questa positività non la vedo a dire il vero.
Ma è solo una mia impressione.
La interpreto più come "per battere il tempo a tempo di musica ho dovuto
dargli, ho dovuto sacrificare tutta la mia vita, ho dovuto sposare la musica
(la mia sola sposa) ed ho sacrificato, ho dovuto non vivere gli altri me (il
me padre, il me marito, il me amico, ecc.)".
Ma è solo una sensazione che mi dà.
ivan
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Rimmel
2006-01-10 15:19:09 UTC
Permalink
Post by Ivan
Io tutta questa positività non la vedo a dire il vero.
Ma è solo una mia impressione.
La interpreto più come "per battere il tempo a tempo di musica ho dovuto
dargli, ho dovuto sacrificare tutta la mia vita, ho dovuto sposare la musica
(la mia sola sposa) ed ho sacrificato, ho dovuto non vivere gli altri me (il
me padre, il me marito, il me amico, ecc.)".
Sì anche secondo me...
La trovo una canzone malinconica e più rassegnata, anche se non sembra.

Bacione
Giada

Alberta
2006-01-05 22:06:01 UTC
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Post by isa
Qualche anno fa ci diceva che l'uomo (il Viaggiatore) non poteva fare poi
molto per combattere il tempo che passa... l'unico modo per vincerlo, per
dobbiamo viverlo il tempo, il *nostro* tempo, perchè se è vero che passa e
non torna più (il tempo è una spirale, no?) l'unico modo che abbiamo per
cavalcarlo è viverlo. Vent'anni fa cantava "non lasciare andare un giorno",
e mi pare sia tornato un po' a quello spirito... a non soccombere, dobbiamo
fare in modo di essere noi ad usare il tempo e non a farci stritolare dal
suo ingranaggio.
Mi piace questa positività, questa voglia di vivere, questa "pace" che ha
ritrovato: forse ho perso qualcosa, io sono cambiato (come dice nel verso
successivo: "Mi ha rubato nel frattempo tutti quanti gli altri me") ma il
tempo non mi frega più...
Non vi pare un bel cambio di rotta?
baci
isa -si vede che sono in ferie eh?
Sarai anche in ferie, ma che belli i tuoi pensieri, Isa... !!

Sai, il brano Tutti Qui anche per me si è rivelato essere veramente ben
altro che il classico inevitabile "inedito da compilation" ... è più un
piccolo scrigno appassionante, dal quale continuano a scaturire spunti di
emozione e di riflessione ...

A leggerne il testo e basta, lo scorso ottobre, quando se ne potevano
ascoltare solo 30 secondi in rete, sulle prime non mi aveva fatto
sinceramente tutta quest'impressione ... i suoi versi (abituata ai testi
degli ultimi 15 anni, spesso asssai criptici come nella c.d. trilogia, altre
volte magniloquenti e talora un po' retorici come in più di un brano di Sono
Io) mi erano sembrati, lì per lì, un po' i pensierini delle elementari, però
già mi aveva suscitato una gran simpatia e tenerezza questo ritorno
all'autobiografismo più puro e con il cuore in mano (un campo nel quale
Claudio non mi ha mai delusa, mai ... le sue canzoni "bruttarelle", od
almeno quelle che per me lo sono, esulano tutte, e completamente,
dall'autobiografia personale: Da me a te, Caravan, Di là dal ponte, Fianco a
fianco, Per incanto, Crescendo e cercando ... non credo sia un caso).

Ben presto però mi resi conto che veramente nessun verso è scritto a caso in
questo brano, che ogni suo passaggio - o quasi - è un chiaro rimando ad
un'altra sua canzone del passato (emblematico il verso di Cuore d'Aliante
che citi tu, Isa, ma anche, per esempio, i "passi all'assalto" che rimandano
al "cuore all'assalto" di Nasodifalco; quel "tutti qui i miei sogni di
essere un mago", che aggiorna ad oggi il "volevo essere un grande mago" di
Acqua dalla luna; il verso "... e di correre il vento mai pago", che fa
pensare a La piana dei cavalli bradi; oppure "siamo storie di un secondo/di
chi non ha vinto mai", così vicina al tema di L'ultimo omino ("come sarebbe
mai la storia se a vincere fossero i perdenti "); od anche "e una canzone
non è niente/è un odore, una bugia", che richiama molto il verso "e una
canzone, neanche questa/potrà mai cambiar la vita" di Strada facendo, etc.
etc..

Già così, quindi, la canzone cominciò ad assumere un significato ben diverso
per me ... capii che era una vera, sincera, sentita e personale sintesi di
quel che significa, per lui, vivere tutta una vita in musica e per la
musica, e voltarsi indietro - quasi sgomento ma anche un po' fiero - nel
constatare quanto tempo, quanta musica e quanta acqua già siano passati
sotto quel suo "ponte amaro del presente"... non certo quindi, un banale
"inedito da compilation", tutt'altro.
Insomma, una creazione ben più vicina a Il sogno è sempre che a Crescendo e
cercando, per me.

Un altro tassello in questo puzzle affascinante che è per me Tutti Qui mi
andò a posto vedendogliela eseguire live per la prima volta il 6 novembre
scorso da Fabio Fazio, tutto solo al pianoforte, con quell'arrangiamento
spoglio, intimistico ed essenziale, che prediligo enormemente rispetto alla
versione più "scanzonata" da studio ...
Un semplice, umile, pulito suono di pianoforte e nulla più ad imbrigliare la
voce ... una canzone cantata con grande trasporto e pathos, nell'occasione
"faziesca", con quegli occhi chiusi, che per me costituiscono visivamente -
da sempre - il discrimine tra il Claudio che "sente" immensamente ciò che
canta ed il Claudio che lo "sente" un po' meno ...
Sublime.
Ogni volta che rivedo quell'esibizione televisiva mi emoziono.

Infine, il video girato da Duccio Forzano.
Non manca mai di emozionarmi anche quello, con la parata commovente degli
"altri sé" in bianco e nero, tutti rubatigli dal tempo.
Quel verso, "mi ha rubato nel frattempo tutti quanti gli altri me", non solo
mi rimanda chiaramente alla mia amata "A' Cla'" (A' Clà, lì ho lasciato
te/così, per un altro me"), ma mi dice che Claudio, se si sente pur sempre
defraudato - ora più che mai - da questo tempo tiranno (da sempre un suo
leit motiv ed una delle sue massime fonti ispiratrici, visto che a questo
tema lui ha dedicato, come ben sappiamo, interi dischi, da Sabato pomeriggio
a Viaggiatore), nondimeno - come bene hai osservato tu - ora sembra saper
almeno esprimere questa sua malinconica ed abituale tematica con un po' di
amarezza e/o di angoscia in meno e con un po' più di benevola e serena
accettazione (per il tempo e per se stesso) in più.

Non mi stanca mai, questa canzone.

Davvero, Tutti Qui si sta avviando a diventare per me quasi un'altra Il
sogno é sempre, pervasa da quella sorta di saggia malinconia (comunque
venata di positività e serenità, nonostante tutto) che, almeno in questo
momento, pare essere diventata la cifra espressiva più consona all'uomo
mezzo semplice e mezzo strano ...
... ed è il più grande complimento che personalmente potrei fare a questo
pezzo :-)

Baci:-)
Alberta


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