Discussione:
Poesia e musica
(troppo vecchio per rispondere)
Ivan
2005-01-25 14:27:39 UTC
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Ho trovato un paio di dichiarazioni: una di un poeta sui versi di Claudio
(per la gioia di Andrea) e un'altra sulla muisca da parte di un famosissimo
musicista.

"MA BAGLIONI NON E' UN POETA"
Colloquio con Giovanni Giudici
di Giovanna Zucconi

<<"Baglioni? Un bravo musicista. Ma il valore di prodotti come i suoi è
determinato dal mercato. Esiste una confezione, esiste un marketing: il
giudizio deve tenerne conto". Giovanni Giudici, 70 anni, poeta (la sua opera
completa è pubblicata da Garzanti), legge Claudio Baglioni, il poeta della
canzone. "Operazione difficile. Qui giocano l'esecuzione, la voce, la figura
fisica del cantante. Il testo come elemento come elemento staccato è
flebile. Le canzoni di Leonard Cohen sono commoventi, le sue poesie fanno la
figura dell'albatro di Baudelaire: maestoso in volo, schernito dai marinai
quando cammina sul ponte della nave. Jacques Prevert, per contro, è poeta
modesto ma ottimo paroliere, se c'è Yves Montand a cantare i suoi versi.
Tempo fa Alberto Fortis mi ha sottoposto alcuni testi. Come versi sono
assurdi, gli ho detto. E lui: non può dirlo, le regole sono completamente
diverse. Ha ragione. Se io guadagnassi quanto un cantante, avrei vinto come
minimo il premio Nobel. Ma la poesia non ha mercato, e questa è la sua
salvezza". Leggiamo insieme l'attacco di una canzone, Ragazze dell'Est: "Nei
mattini pallidi ancora imburrati di foschia / risatine come monete soffiate
nei caffè / facce ingenue appena truccate di tenera euforia.". "Mah. Luoghi
comuni, costruiti ad effetto su un'orgia di aggettivi, che sortiscono in chi
ascolta un effetto di immedesimazione. E' come il karaoke. Ma la poesia è un
prodotto più semplice.". Proviamo con I vecchi: "I vecchi sulle panchine dei
giardini / succhiano fili d'aria a un vento di ricordi / i vecchi mezzi
ciechi / i vecchi mezzi sordi..". "Qui non è male, ha trovato delle immagini
carine, immediate. Metafore efficaci, non c'è dubbio: quelle vere, però,
lasciamole ai poeti. Veri".>>

Beh... a me sembra quasi che Giudici... stia a rosicà!!!
Non sono d'accordo con ciò che dice.

Invece sulla musica ho trovato questa dichiarazione di Morricone:

COMPOSITORE MAI SCHIAVO
di Ennio Morricone
<<Ecco un compositore mai schiavo di canzoni che non si è
mai standardizzato sempre coerente mai schiavo dei vizi
che falsificano l'eventuale originalità che una canzone di buon
livello deve avere, banditi i crescendo ripetuti, esclusi i suoni
ribattuti (che non sono nemmeno rimanenze melodiche ma
recitativi fuori luogo dove alberga sempre una metrica arbitraria
del testo melodico che denuncia un'impotenza a melodizzare).
Finita la forma tradizionale ( a-a1-b-a-) conclusa nella maggior
parte dei casi la ripetitiva formula armonica (1-4-2-5) resta
ancora la ricerca appassionata sincera e originale di Claudio
che pur escludendo i vari e ovvi parametri tradizionali si riscopre
ogni volta autore di vere meolodie.
Queste per le esclusioni che ho detto prima si propongono in
una dimensione ormai rara e tanto più straordinaria perchè forse
inconsapevole, non forzata cioè sincera; fatto che dona
comunicabilità con l'ascoltatore come frutto poetico generoso e sempre
maturo.>>

Ciao!
Ivan
cix
2005-01-27 11:49:32 UTC
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Post by Ivan
Ho trovato un paio di dichiarazioni: una di un poeta sui versi di Claudio
(per la gioia di Andrea) e un'altra sulla muisca da parte di un famosissimo
musicista.
"MA BAGLIONI NON E' UN POETA"
Colloquio con Giovanni Giudici
di Giovanna Zucconi
Ricordo quando lo hai postato la volta scorsa, adesso mi prendo il tempo per
rispondere punto per punto, e rigorosamente IMO
Post by Ivan
<<"Baglioni? Un bravo musicista. Ma il valore di prodotti come i suoi è
determinato dal mercato. Esiste una confezione, esiste un marketing: il
giudizio deve tenerne conto". Giovanni Giudici, 70 anni, poeta (la sua opera
completa è pubblicata da Garzanti), legge Claudio Baglioni, il poeta della
canzone. "Operazione difficile. Qui giocano l'esecuzione, la voce, la figura
fisica del cantante. Il testo come elemento come elemento staccato è
flebile. Le canzoni di Leonard Cohen sono commoventi, le sue poesie fanno la
figura dell'albatro di Baudelaire: maestoso in volo, schernito dai marinai
quando cammina sul ponte della nave. Jacques Prevert, per contro, è poeta
modesto ma ottimo paroliere, se c'è Yves Montand a cantare i suoi versi.
Tempo fa Alberto Fortis mi ha sottoposto alcuni testi. Come versi sono
assurdi, gli ho detto. E lui: non può dirlo, le regole sono completamente
diverse. Ha ragione. Se io guadagnassi quanto un cantante, avrei vinto come
minimo il premio Nobel. Ma la poesia non ha mercato, e questa è la sua
salvezza". Leggiamo insieme l'attacco di una canzone, Ragazze dell'Est: "Nei
mattini pallidi ancora imburrati di foschia / risatine come monete soffiate
nei caffè / facce ingenue appena truccate di tenera euforia.". "Mah. Luoghi
comuni, costruiti ad effetto su un'orgia di aggettivi, che sortiscono in chi
ascolta un effetto di immedesimazione. E' come il karaoke. Ma la poesia è un
prodotto più semplice.". Proviamo con I vecchi: "I vecchi sulle panchine dei
giardini / succhiano fili d'aria a un vento di ricordi / i vecchi mezzi
ciechi / i vecchi mezzi sordi..". "Qui non è male, ha trovato delle immagini
carine, immediate. Metafore efficaci, non c'è dubbio: quelle vere, però,
lasciamole ai poeti. Veri".>>
Beh... a me sembra quasi che Giudici... stia a rosicà!!!
Non sono d'accordo con ciò che dice.
Anche io non sono daccordo, almeno non su tutto, perchè se è vero che per
cantare canzonette conta (e molto) la figura del cantante, la musica, e
magari anche che chi canta sia carismatico e canti pure un po' meglio della
media (a parte Vasco :o)))) ), è anche vero che io trovo radicato tra gli
intellettuali da sempre o quasi, un profondo pregiudizio verso chi sembra
fare una cosa simile a quella che fai tu ma che per qualche ragione ti
sembra meno importante, meno "colta" più popoòare. Ieri al Carlo Felice ho
visto il "Così fan tutte" di Mozart, capolavoro assoluto, che risulta essere
tale non solo grazie al genio del musicista, che inventa continuamente
melodie stupende, passaggi inaspettati, ritmi incalzanti oppure languidi, ma
anche, e molto, grazie al testo di un poeta misconosciuto, Lorenzo Da Ponte,
noto solo agli appassionati d'opera (ai melomani no, perchè di solito
aborrono Mozart) e che nei testi scolastici non figura neppure tra i poeti
minori, non se ne fa il nome. Certamente non è Petrarca o Leopardi, ma
scrive dei testi moderni ancora oggi e metricamente in simbiosi con la
musica, oltre ad essere poetici, buffi, amorosi, romantici, ironici,
rabbiosi, il tutto quando occorre.
Non so perchè ma vedo il poeta cantautore (non solo Claudio, anche se lui di
più) discriminato come appartenente ad una sorta di "limbo" perchè i testi
delle canzoni (IMO) non possono prescindere dalla musica per cui sono stati
scritti, pena capirne un pezzetto di meno. Ecco perchè io inorridisco quando
sento persone che dicono di non ascoltare neppure più le canzoni,
limitandosi a leggerne il testo, è una cavolata mostruosa, così come è una
cavolata dire che uan canzone va solo ascoltata, ed è inutile ricercare un
significato nel testo.
Poi il paragone con Alberto Fortis.... che c'entra con Claudio? Non ha
scritto mai (mi pare, correggetemi se sbaglio) qualcosa di paragonabile alle
Ragazze dell'est o ai Vecchi (per restare negli esempi dell'intervista)
Dulcis in fundo dire che Prevert è un poeta modesto (precisando "ma un
ottimo paroliere" confermando così il pregiudizio di cui sopra) lo trovo
almeno ridicolo.

Poi per mia cultura personale e per colmare una mia lacuna dovuta ad
ignoranza endemica, qualcuno di voi possiede qualche poesia di Giovanni
Giudici che mi può postare in pvt? così almeno capisco da che livello viene
questo giudizio, con il quale non sarei daccordo neppure se venisse da
Montale (e ho detto tutto :o))) )


Rigurado invece a Morricone, che devo dire? Il maestro è lui, è lui che
conosce musica e suoi "trucchi" meglio di me, sono solo felice che anche lui
confermi quello che vado dicendo da sempre, e cioè che se si lasciano cadere
i pregiudizi (cosa difficilissima), chi capisce di musica non può non
capire, sapere, conoscere la grandezza di CB, almeno fino al Viaggiatore
:o)))))

Scusate il post-fiume, ma covavo queste cose da qualche anno, e finalmente
sono riuscita a dirle :o))))

Bacix
Ivan
2005-01-27 12:46:50 UTC
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Post by cix
Non so perchè ma vedo il poeta cantautore (non solo Claudio, anche se lui di
più) discriminato come appartenente ad una sorta di "limbo" perchè i testi
delle canzoni (IMO) non possono prescindere dalla musica per cui sono stati
scritti, pena capirne un pezzetto di meno.
Già. E sono d'accordo con te nel definirla una cavolata.
Post by cix
Scusate il post-fiume, ma covavo queste cose da qualche anno, e finalmente
sono riuscita a dirle :o))))
Grazie per il post, come al solito ricco di spunti e considerazioni
interessantissimi!

Ciao
Ivan
ale
2005-01-28 00:33:29 UTC
Permalink
Sic Cix dixit.
E non c'è nulla da aggiungere.
:o)
Non quoto nulla, perché quoterei tutto; post ineccepibile.
Un abbraccio.
Ale

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